Attualità Ragusa

Una donna a Viale del Fante

L’intervista

https://www.ragusanews.com/resizer/resize.php?url=https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/06-01-2014/1396118314-una-donna-a-viale-del-fante.jpg&size=446x500c0 Il prefetto Floreno


Ragusa - Un prefetto donna per traghettare la Provincia di Ragusa verso i nuovi enti per i quali la Regione dovrà legiferare entro il prossimo mese e mezzo. Carmela Elda Floreno, 67 anni, originaria di Catania ed ex prefetto di Enna e Siracusa, si insedierà ufficialmente nella giornata di domani alle 10,00, ora in cui è in programma il passaggio di consegne tra il nuovo commissario straordinario dell’ente di viale del Fante e l’ex commissario Giovanni Scarso che, nelle scorse settimane, aveva rifiutato la possibilità di una qualunque proroga dell’incarico.

 “Da siciliana – dice il nuovo commissario della Provincia regionale di Ragusa - conosco bene tanto i problemi quanto le potenzialità del nostro territorio. La provincia di Ragusa? La conosco fin dagli anni ‘60 quando venivo nel ragusano per godere del bellissimo mare. Già all’epoca era  una provincia di gente molto industriosa in un periodo di boom generale per tutta l’Italia. Da Siracusa, poi, ho avuto modo di seguire le vicende di un territorio davvero splendido, dal punto di vista paesaggistico e non solo, con un’agricoltura molto avanzata che ora più che mai, purtroppo, risente di tutte le difficoltà economiche a livello generale, alle quali si sommano quelle del comparto. Ricordo bene, in questo senso, la polemica che si innescò a seguito delle dichiarazioni di un giornalista sul “pomodorino di Pachino in odor di mafia”, che diede una mazzata, fortunatamente momentanea, ad un prodotto che è il gioiellino della zona. A volte basta soltanto una frase infelice per danneggiare un’intera economia”.

Un mandato di 45 giorni, ma al momento non ci sono certezze nemmeno in questo senso.

“Nessuno può conoscere il futuro. Sì, il mio mandato, in questo momento, è di 45 giorni, poi non ho la sfera di cristallo: vediamo cosa succederà in questo mese e mezzo. Quello che posso dire è che, indipendentemente da quanto resterò, il mio impegno sarà massimo, anche perché essendo siciliana mi sono sempre illusa che se mettevo anche soltanto un sassolino favorevole, sarebbe restato per i nostri figli e per una terra che amo tantissimo”.

Con quali idee arriverà in provincia di Ragusa?

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“Con l’intenzione di gestire questo ente al meglio in attesa delle decisioni che saranno prese a livello regionale. Lo farò con la massima determinazione. Le risorse sono limitate, e condivido il fatto che, oggi più che mai, in un periodo di crisi generalizzata nella quale gli enti pubblici risentono delle ristrettezze di bilancio, bisogna essere molto attenti nell’affrontare la spesa pubblica”.

Quali, in questo senso, le priorità?

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“Sono rappresentate dalle esigenze del territorio e dei giovani e confido nella possibilità di contribuire ad uno sviluppo che parte dall’aeroporto, ma che deve uscire dall’aeroporto stesso, quindi, per esempio, dalla dotazione di infrastrutture adeguate. Abbiamo un grande tesoro che è rappresentato dal turismo e che in Sicilia, purtroppo, non siamo riusciti mai a sfruttare adeguatamente. Non è pensabile, da parte di chi svolge un ruolo pubblico, che si possa continuare a vedere i nostri ragazzi andare al nord o all’estero per lavorare quando avrebbero invece la possibilità di restare qui. Non è nemmeno una questione di risorse umane; abbiamo  quello che può servire per realizzare sviluppo economico dato che per quello culturale, davvero, non siamo secondi a nessuno”.

 


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