Attualità Ispica

Gli ispicesi costretti a notificare i loro ricorsi a Ravenna

Ci scrive Pippo Barone, di Libertà e Buon Governo

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Ispica - Continua a far discutere la scelta dell’Amministrazione Comunale di Ispica di affidare la riscossione dei tributi locali ad un agente di riscossione con sede molto distante dal nostro territorio.

      Molti cittadini ispicesi sono destinatari in questi giorni di comunicazioni preventive di iscrizione fermo amministrativo di auto e motori per non aver pagato, così si legge nell’avviso,  tributi locali riferiti a ICI o Tarsu.

     La richiesta di pagamento è della Sorit con sede a Ravenna la quale nel 2013 si è fusa con la Corit di Rimini con la quale l’Amministrazione Comunale del Comune di Ispica stipulò la convenzione per la riscosione dei tributi. 

     Tra Corit e Sorit l’unica certezza è che per contestare l’atto ricevuto i cittadini ispicesi,  paradossalmente, anziché rivolgersi alla Commissione Tributaria di Ragusa,  si devono rivolgere non più al quella di Rimini ma a quella di Ravenna.

La causa principale che ha causato questa situazione irrituale, forse unica in tutta      Italia, tale da interessare la prima pagina del giornale La Sicilia nonché Il Sole 24 Ore, è da ricondurre al fatto che la Corit oggi Sorit si occupa dell’accertamento e dell’invio degli avvisi mentre l’Ufficio Tributi del Comune di Ispica si deve occupare di tutte le numerosissime contestazioni che i cittadini ispicesi hanno riscontrato in detti avvisi. E qui spunta la sorpresa: le temutissime comunicazioni di preavviso di fermo delle auto non tengono conto delle rateizzazione concesse dal Comune di Ispica  né delle sentenze a favore dei cittadino emesse da parte dei Giudici Tributari,  né del rispetto delle regole e degli importi minimi stabiliti dalla legge per l’iscrizione del fermo. Infatti, nell’impossibilità di pagare  poche centinaia di Euro i cittadini dovranno sottrarsi dell’uso di tutti i mezzi a disposizione compresi quelli che la legge vieta di essere sottoposti al fermo perché necessari per lo svolgimento dell’attività lavorativa. Se questo si verificherà  possiamo dire che i diritti dei contribuenti o meglio la libertà dei cittadini ispicesi è in pericolo. Ancora una volta chiediamo il Movimento Libertà e Buon Governo insieme ai cittadini ispicesi, all’Amministrazione Comunale di rivedere la convenzione per la riscossione dei tributi locali e nell’interesse dei contribuenti sospenda  i 30 giorni concessi dalla Sorit per la regolarizzazione delle pratiche, Sorit che ha come unico obbiettivo quello di percepire circa il 50% di quanto incassato dal Comune di Ispica. Non possiamo permetterci di regalare somme a nessuno ma piuttosto di utilizzare tale somme per la formazione del personale in organico nel nostro Ente


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