Scicli - Basta cercare su Google "stanza di Montalbano" e usciranno fuori foto, articoli e centinaia e centinaia di commenti di turisti di tutto il mondo che hanno postato in rete i loro pensieri commenti e soprattutto le loro foto della "stanza di Montalbano" che si trova all'interno del Comune di Scicli e che più volte è stata utilizzata per le riprese della fiction de "Il commissario Montalbano", produzione tv della Palomar e della Rai, da sempre campione d'ascolti.
In verità la "stanza di Montalbano" non è proprio la stanza del commissario interpretato da Luca Zingaretti, ma è quella del personaggio scritto da Camilleri, ovvero il diretto superiore di Montalbano, il questore Luca Bonetti Alderighi. Ma per chi è malato della "Montalbanomania", e come dimostrano i numeri sono in tantissimi, poter entrare e raggiungere la stanza del questore, sedersi e poter scattar la foto da mostrare ad amici e parenti è come aver ottenuto un oggetto di culto da conservare gelosamente.
La vera stanza dove sono state girate le scene in cui c'è il commissario Montalbano, non è però l'attuale "stanza di montalbano", ma una stanza che si trova al pianoterra del Comune di Scicli e che per anni è stata destinata a sede della Cgil quando si chiamava ancora Camera del Lavoro. Fa parte di una serie di stanze bellissime, con preziose carte da parati e con un tetto a volta ricco di affreschi. La produzione cinematografica la usò nei primi anni della fiction: vi sistemò la scrivania del commissario Montalbano per realizzare le scene con l'attore Luca Zingaretti. Una temporanea rottura dei rapporti tra produzione e Comune hanno spinto a smantellare gli elementi scenografici e a realizzare, negli ultimi anni della fiction, una ricostruzione della stanza all'interno di set cinematografici a Cinecittà a Roma. Quella stanza è stata negli ultimi anni usata per convegni, conferenze e per la segreteria di produzione di alcuni film girati a Scicli, l'ultimo "Italo". Ebbene quella stanza che ha un'attrattiva potenziale incredibile (l'analoga stanza del questore è letteralmente presa d'assalto dai turisti) potrebbe presto diventare ufficio anagrafe.
Il Comune starebbe infatti prevedendo di spostare in questi locali a pianoterra gli uffici destinati al pubblico. I lavori sono già iniziati. A denunciarlo è il consigliere comunale Maurizio Miceli che, con un'interrogazione presentata ieri, ha chiesto spiegazioni all'Amministrazione comunale. «Cosa avrebbe architettato il sindaco e la sua nuova Giunta? - si chiede sarcastico Miceli - Trasformare il famoso ufficio della Polizia con lo studio del commissario Montalbano in ordinari uffici comunali adibiti al servizio anagrafe. Incredibile ma vero. Invitiamo il sindaco a retrocedere da tale assurda decisione». E del resto, a ben guardare i numeri, se in questa stanza venisse nuovamente ricostruita la scenografia della stanza di Montalbano, potrebbe fare la fortuna anche del Comune oltre che della cooperativa che gestisce alcuni siti, tra cui la "stanza di Montalbano". In sei mesi, conti alla mano, i siti gestiti hanno fruttato circa 70 mila euro e circa 20 mila euro sono andati al Comune. Molti proventi arrivano proprio dalla "stanza di Montalbano", quella del questore Alderighi. Ma se si mettesse nel circuito anche la vera stanza di Montalbano i proventi sarebbero destinati a crescere. Dal Comune fanno sapere che nulla è ancora stabilito e che quella del trasferimento è solo un'ipotesi.
La Sicilia