Cronaca Scicli

Droga, retata a Scicli, Santa Croce e Comiso. 22 arresti. Tutti i nomi

I particolari più tardi

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Scicli - 23 persone sono state arrestate nella notte in provincia di Ragusa nel corso di una operazione coordinata dalla Squadra Mobile della Questura Ragusa cui hanno partecipato i Commissariati di Comiso, Vittoria e Modica, il Reparto Volo di Palermo, le Squadre Cinofili di Catania e Palermo, la Squadra Volanti, il Reparto Prevenzione Crimine ed il personale di ogni ufficio della Questura iblea per un totale di 180 uomini appartenenti alla Polizia di Stato.

Durante l'operazione sono stati catturati i  destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere residenti nei territori di Comiso, Vittoria, Marina di Ragusa, Scicli e Santa Croce Camerina;

alcune catture sono state eseguite a Roma e Gioia Tauro (in provincia di Reggio Calabria) in collaborazione con la Polizia di Stato della Squadra Mobile capitolina, della Squadra Mobile di Reggio Calabria e del Commissariato  di Gioia Tauro.

Dall’alto l’elicottero Poli 486, venuto da Palermo a dare man forte ai colleghi di Ragusa, controllava che durante le delicatissime fasi della cattura tutto avvenisse in piena sicurezza per gli operatori di Polizia e per “coprire” eventuali fughe. L’elicottero dotato di telecamera ad infrarossi ed abilitato al volo notturno ha permesso una piena efficienza della vasta operazione di Polizia.

29 gli obiettivi da raggiungere, 23 dei quali da catturare e altri da sottoporre a perquisizione finalizzata alla ricerca di stupefacenti e armi.

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L’operazione ha permesso di sequestrare centinaia di munizioni d’arma da fuoco di particolare pericolosità offensiva, una carabina e 2 pistole e 10 grammi di cocaina. A termine dell’operazione gli arrestati sono stati condotti presso gli istituti di pena di Ragusa, Augusta, Catania, Siracusa e Taranto in attesa degli interrogatori di garanzia da parte del G.I.P. di Catania.

Agli arresti si è arrivati dopo una lunga ed articolata attività di indagine al termine della quale è stata scoperta e fermata l'organizzazione criminale dedita al traffico di droga dall’ingrosso al dettaglio, ai cui vertici si trovavano esponenti collegati alla cosca mafiosa Dominante-Carbonaro di Vittoria e diversi cittadini albanesi che si occupavano di importare la droga dal loro  paese d'origine. Tra i membri dell’associazione diversi pastori, da cui il nome dell’operazione “agnellino”. Un “agnellino” corrispondeva ad un chilogrammo di droga.  La base dell’organizzazione era Comiso, ma si estendeva su tutta la provincia Iblea, in particolar modo nei comuni di Scicli e Santa Croce Camerina. Secondo gli inquirenti il giro di affari fruttava ai sodali centinaia di migliaia di euro al mese.

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A promuovere l'associazione, e dirigerla erano: Emanuele Firrisi, (sospettato di essere un personaggio di spicco della mafia comisana, rispettato da tutti e capace di ordinare qualsiasi atto delittuoso e di avere nella sua disponibilità diverse armi da poterle per raggiungere i suoi scopi, così come ha più volte ribadito il figlio oggi anch’egli arrestato); Antonino Ferrante (pluri-pregiudicato di elevato spessore in seno alla criminalità organizzata, operante nel territorio di Scicli, e detenuto per omicidio dal 2007); Roland Kalemaj (il punto di riferimento dell’associazione per l’approvvigionamento della droga nella Provincia iblea); Armand Hasalla (che acquistava la droga direttamente in Albania e si occupava del trasporto in Italia unitamente ad alcuni degli associati; da lui dipendeva il prezzo della marijuana dell’intero mercato ibleo). Gli altri associati partecipavano all’organizzazione, occupandosi materialmente dell’acquisto, dell’occultamento e della cessione delle sostanze stupefacenti.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini la droga veniva nascosta sotto terra negli allevamenti di bestiame e nei vivai di alcuni degli associati. I luoghi permettevano una perfetta conservazione della marijuana ed erano considerati nascondigli sicuri, fino a quando nel 2011 la Squadra Mobile ed il Commissariato di P.S. Comiso non hanno scoperto tutto e sequestrato centinaia di chilogrammi seppelliti sotto metri di terra.  Le modalità dello spaccio andavano dalla consegna in piccole dosi ai “clienti” direttamente presso le loro dimore, oppure presso le abitazioni delle donne (mogli dei promotori dell’organizzazione) oggi arrestate. Si tratta di Bartolomea Arrabito, moglie di Kalemaj, che, dopo l’arresto del marito, aveva preso prendeva in mano le redini dell’attività eseguendo di volta in volta le direttive impartite dal marito, detenuto, in occasione dei colloqui in carcere, e di Rita Cangialosi, moglie di Pieruccio Boschi con il quale curava personalmente i contatti con gli altri affiliati del sodalizio. Seguendo le direttive impartitele dal figlio, Antonino Ferrante,  in occasione dei colloqui in carcere anche lei era diventata punto di riferimento dei “clienti”.

A finire in manette quindi:

FIRRISI Emanuele (detto zu Neli) nato a Comiso (RG) il 18.3.1947 ed ivi residente; (GIA’ DETENUTO)

FERRANTE Antonino (detto Tony u palermitanu), nato a Palermo il 26.2.1970 e residente a Scicli (RG); (GIA’ DETENUTO)

HASALLA Armand, nato in Albania il 5.3.1973 e residente a Roma; (CAVA D’ALIGA frazione marinara di SCICLI)

KALEMAJ Roland (detto Lanj), nato in Albania l’11.8.1976 e residente a Marina Ragusa (RG). (MARINA DI RAGUSA frazione marinara di Ragusa)

ARRABITO Bartolomea, nata a Cosenza il 22.7.1973, residente a Marina di Ragusa; (MARINA DI RAGUSA frazione marinara di Ragusa)

BOSCHI Pieruccio, nato a Scicli (RG) il 21.11.1955 ed ivi residente; (SCICLI)

CANGIALOSI Rita, nata a Torretta (PA) il 17.4.1947 e residente a Scicli (RG); (SCICLI)

FIRRISI Michele, nato a Comiso (RG) il 23.10.1986 ed ivi residente; (MARINA DI RAGUSA frazione marinara di Ragusa);

BELLASSAI Corrado, nato a Ragusa il 5.11.1970 e  residente a Comiso; (COMISO)

ERRIGO Giovanni (detto Giovanni u picuraru o u spilatu), nato a Comiso (RG) il 3.7.1960 ed ivi residente; (COMISO)

GIUDICE Francesco (detto cicciu u viddanu), nato a Vittoria (RG) il 17.4.1979 ed ivi residente; (VITTORIA)

INCREMONA Salvatore (detto Tatò a scimmia) , nato a Comiso l’8.3.1954 ed ivi residente; (COMISO)

LAURETTA Giuseppe, nato a Comiso (RG) il 4.10.1982 ed ivi residente; (COMISO)

MAUGERI Antonio, nato ad Aci Sant’Antonio (CT) il 14.1.1950 e residente a Comiso; (COMISO)

OCCHIPINTI Sebastiano (detto vastianu scupetta), nato a Santa Croce Camerina (RG) il 4.1.1950 ed ivi residente; (SANTA CROCE CAMERINA)

XEKA Ylber (detto Yuri), nato in Albania il 23.8.1985 e residente a Santa Croce Camerina (RG); (SANTA CROCE CAMERINA)

XEKA Sheptim (detto Gimmy), nato in Albania l’8.4.1979 e residente a Santa Croce Camerina (RG); (SANTA CROCE CAMERINA)

SACCONE Giuseppe (detto Peppi u napulitanu), nato a Torre Del Greco (NA) il 18.9.1972 e residente a Vittoria; (TARANTO)

PACE Biagio (detto Biagio popi popi), nato a Comiso il 29.05.1981 ed ivi residente; (sottoposto a fermo di indiziato di delitto e non destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere). COMISO

Limitatamente al traffico di marijuana sono stati catturati:

MORETTO Domenico (detto Mimmo), nato a Polistena (RC) il 12.9.1979 e residente ad Ardea (RM); (ROMA)

DI CARO Emanuele, nato a Gela (CL) l’11.12.1971 e  residente a Comiso (RG). (COMISO)

Due persone destinatarie del provvedimento si sono rese irreperibili e sono attualmente ricercate. Le indagini della Polizia di Stato continueranno al fine di eseguire tutte le catture assicurando alla giustizia chi ha violato la legge italiana.

 


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