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15/04/2014 19:16

Dove va il carcere di Modica?

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di Redazione

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carcere chiuso
carcere chiuso

Modica –  Chiuso il carcere di Modica. E ora che ne sarà? Cessata definitivamente la sospensione momentanea al decreto ministeriale del 1° febbraio dello scorso anno, a firma del Ministro Severino, che ridisegna la geografia degli istituti penitenziari in Italia, i due passi da compiere da qui a breve sono il trasferimento dei detenuti e la sistemazione altrove del personale. Quello di Modica non è l’unico carcere a chiudere battenti in Sicilia. Gli fanno compagnia Mistretta e Nicosia, ma la regola del ‘mal comune mezzo gaudio’ non vale affatto.

Il tutto, infatti, non sarà senza uno scotto da pagare. I detenuti avevano già espresso la volontà di rimanere a Modica, dove hanno trovato una struttura accogliente e personale che li ha sempre fatti sentire come in “una casa famiglia”. Lo hanno scritto anche in una missiva indirizzata al presidente della Repubblica. Il personale sarà dislocato in altri istituti penitenziari al momento in sottorganico, ma già un anno fa non aveva gioito di questo. Si attendeva la chiusura soltanto a ristrutturazione e adeguamento completati del carcere di Ragusa, onde evitare affollamento nel capoluogo ibleo e l’inevitabile incremento di disservizi.

Le famiglie dei reclusi sono piombate nella disperazione. Quando tempo fa si era profilata la chiusura del carcere, poi scongiurata in corner da apposita sospensione provvisoria, si erano piazzati sotto la casa circondariale per palesare le difficoltà conseguenti alla chiusura. Gli avvenuti trasferimenti dei detenuti in altro istituto hanno, infatti, determinato l’impossibilità, e per motivi economici e per questioni logistiche, di fare visita con cadenza bisettimanale il proprio congiunto. Temono che questo comporterà un arresto nel processo di recupero dei loro cari, che era bene avviato nel carcere di Modica, grazie a una serie di laboratori attivati.

“L’ennesimo scippo al nostro territorio” – ha tuonato il presidente del Comitato via Loreto, Salvatore Rando -. Il Comitato pro tribunale di Modica convocherà un incontro dinanzi al carcere per fare il punto della situazione. Ma, a essere ottimisti, sembrano esserci poche speranze per l’istituto penitenziario di Modica.

E allora che ne sarà della struttura? In passato sono state fatte diverse ipotesi. Adesso a lanciare una proposta è la segreteria territoriale Fns Cisl Ragusa e Siracusa, che si rivolge alla sen. Venera Padua, che si è occupata della questione.

“Se da una parte si comprendono le esigenze statali legate alla spending review – dicono Corrado Presti e Lorenzo Pagano della Fns Cisl – dall’altra l’attuale Ministro della Giustizia ben potrebbe pensare a una diversa destinazione della struttura penitenziaria, quale sede distaccata della casa circondariale di Ragusa (quindi eliminando i costi legati alla dirigenza e al personale amministrativo tutto) nella quale potrebbero essere ospitati detenuti ammessi al beneficio della semilibertà. Si tratta di una struttura assente nella nostra provincia e che agevolerebbe tantissimo i destinatari di tale misura alternativa presenti nel nostro territorio, ovvero i tossicodipendenti a custodia attenuata, pensata per offrire maggiori opportunità al detenuto di riabilitarsi. All’interno di questa tipologia d’istituto penitenziario – conclude – il recluso ha la possibilità di acquisire nuove conoscenze, di accrescere la propria cultura  ma soprattutto di auto-sperimentare il grado di maturità e responsabilità raggiunta negli anni di detenzione trascorsi in un istituto di pena tradizionale”.