Appuntamenti Scicli

Le Figaro: A Scicli si festeggia il Christ Vivant

Un nuovo modo di chiamare il Gioia

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Scicli -  Scicli dona splendore alla Sicilia barocca

(Dall’inviato speciale Richard Heuzé)

Scicli è una delle quattro città più soleggiate dell’Europa e si trova a ottanta km a sud di Tunisi.

“Città di un’energia e di un magnetismo incredibili” secondo Pier Paolo Pasolini. Perla del Val di Noto, complesso architetturale barocco di un’emozionante bellezza che si estende su 200 km a sud-est della Sicilia, da Noto a Modica e da Ragusa a Caltagirone, capitale della ceramica.

Scoprire Scicli vi scioccherà. Dal curvone di un promontorio a strapiombo, il paese di 26.000 abitanti aggrappato al costone della collina come nel palmo di una mano, rivela tutto il suo fascino.

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L’emozione è al rendez-vous.

Quando nel 2002, L’UNESCO ha registrato il centro storico di Scicli come patrimonio mondiale dell’umanità, i viaggiatori e gli amanti dell’arte hanno scoperto stupiti la raffinatezza e l’equilibrio incomparabili di Via Mormina Penna fiancheggiata da chiese e palazzi in stile tardo barocco.

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Grazie alle sue piazze, una più affascinante dell’altra che si animano magicamente la sera, Scicli offre ai passanti un’armonia ricercata.

Al sole, la pietra calcarea utilizzata per ricostruire la città dopo il terremoto del 1693 assume tonalità dorate e conferisce a tutti i palazzi una spiccata morbidezza. Scicli brulica di edifici religiosi e civili negli stili barocco, rococò, neoclassico e liberty. Le chiese con le facciate ricamate dagli scalpellini sono parecchie: San Giovanni Evangelista, San Michele Arcangelo, Santa Teresa, Santa Maria La Nova e il suo elegante campanile, i conventi del Rosario e della Croce e molti altri. Il fervore religioso si accentua maggiormente con le feste popolari: la cavalcata di San Giuseppe a metà marzo tra i  petali del “balicu”; la processione del Cristo Risorto la domenica di Pasqua dove  decine di ragazzi portano a spalla un pesante crocifisso in legno dorato e un’altra a fine maggio con una curiosa “Madonna a cavallo” guerriera, con una spada in mano per sconfiggere i saraceni. Tra gli edifici civili, ecco l’impressionante Palazzo Spadaro dove al primo piano è possibile visitare la mostra degli artisti locali ( Piero Guccione, Franco Polizzi, Franco Sarnari, Sonia Alvarez) conosciuti sotto il nome “Gruppo di Scicli”.

Un po’ più lontano, Palazzo Beneventano è senza dubbio uno dei più belli della Sicilia barocca. Mascheroni, allegorie in pietra, teste di mori e tigri aggressive sui balconi per allontanare il malocchio. Scicli è un grande balcone pieno di terrazze e strade abbellite da bouganville , ibiscus e limoni.

Scicli “segreta” è  la meno conosciuta e, ai nostri occhi, tra le città del Val di Noto è quella più bella.

In primo luogo c’è l’aristocratica Noto, gioiello del barocco, ricostruita dieci kilometri più lontano dopo il terribile sisma del 1693; la cupola della sua monumentale cattedrale fu ricostruita dopo il crollo  del 1996 provocato dalle infiltrazioni d’acqua. Chiese, conventi e palazzi sono allineati con la stessa prospettiva, la “Via del Clero”.

E ancora, il grazioso teatro comunale del XVIII secolo, il ricco collegio dei Gesuiti e il convento delle Clarisse.

Ragusa è imponente grazie alla parte alta con architettura fascista, razionalista (case del Combattente, dei Giovani, Camera del Commercio e dell’Industria) e alla parte storica del XVIII secolo. Graziosi anche i giardini di Ibla sul promontorio e piacevole la passeggiata fino all’imponente chiesa di San Giorgio.

Tappa irrimandabile: « Il Duomo » di Ciccio Sultano (0932 65 12 65) uno dei migliori ristoranti siciliani.

Modica è affascinante, aggrappata ai fianchi delle colline. Il centro storico è particolarmente animato il sabato sera. Imponente  la cattedrale di San Giorgio, chiesa dell’aristocrazia con la sua monumentale scalinata. (237 gradini)

Tappa irrimandabile: la pasticceria Bonajuto che porta avanti la tradizione da ben quattro secoli.

Ottime tappe a Scicli:                                                                                     

Gustare le granite alle mandorle e al limone con una brioche calda all’Antico Caffè, prendere un caffè in Piazza Busacca e l’aperitivo al Millennium in via Mormina Penna.

Ristoranti:

Quore Matto (vicino al Millennium), da Franco Carrubba. Squisite arancine al nero di seppia, ottima caponata e ragù di ricotta ai gamberetti.

Satra con Rita Russotto ai fornelli : tagliatelle con fave di cacao, lenticchie minor e scampi.

La Grotta: cucina locale tipica (0932 93 13 63)

Al Galù: cucina siciliana inventiva (0932 84 12 49)

Dove pernottare

Hotel Novecento di Donatella Tognon situtato in un antico palazzo in Via Dupré, 11

 (0932 84 38 17)

Graziosa mostra di artisti sciclitani. O rivolgersi all’ufficio turistico per eventuali alloggi gestiti da cittadini sciclitani. Palazzo Spadaro (0932 83 96 08)

Il colpo di fulmine

Palazzo Hedoné, residenza della nobiltà restaurata da due francesi, Sylvain Pataut De Escarrega e Axel Garrigue-Guyonnaud, è proposta per vacanze settimanali per un soggiorno chic. (spde@palazzohedone.com) Accoglienza raffinata e calorosa. Indubbiamente una delle residenze più belle della Sicilia, registrata dal Sunday Times tra i 100 alberhi più belli del mondo: pavimenti antichi e mobili d’epoca, giardini in terrazze con piscina dominano sulle chiese di Scicli, hammam e sauna, spiaggia privata a 10 km.

Per le escursioni in mare : Antonio Mirabella noleggia imbarcazioni con equipaggio per escursioni giornaliere a Malta. Invictus(www.invictus-sicily.com)

Traduzione di Guglielmo Pisana

Richard Heuzé pour Le Figaro- Paris

 

 

 

 

Scicli la discrète illumine la Sicile baroque

(De l’envoyé spécial à Scicli Richard Heuzé)

Scicli, l’une des quatre villes les plus ensoleillées d’Europe. Latitude : 80 kilomètres au sud de Tunis. « Ville d’une énergie et d’un magnétisme incroyables », selon Pier Paolo Pasolini. Perle du Val di Noto, complexe architectural baroque d’une émouvante beauté qui s’étire sur 200 km au sud-est de la Sicile, de Noto à Modica, Raguse et jusqu’à Caltagirone, capitale de la céramique.

Découvrir Scicli procure un choc. Au détour de la route, d’un promontoire en surplomb, cette petite ville de 26.000 habitants accrochée à flanc de collines, comme dans la paume d’une main, dévoile tous ses attraits. L’émotion est au rendez-vous.

Lorsqu’en 2002, l’UNESCO a classé au patrimoine mondial de l’humanité le centre historique de Scicli, les amateurs d’art et les voyageurs ont découvert étonnés la Via Mormina Penna bordée d’églises et de palais de style baroque tardif d’un raffinement et d’un équilibre incomparables. S’ouvrant sur plusieurs places plus charmantes les unes que les autres qui s’animent le soir, elle offre aux passants une unité et une harmonie très spéciale. Sous les assauts du soleil, la pierre calcaire utilisée pour reconstruire la ville après le tremblement de terre de 1693 prend des tons dorés et confère une grande douceur à l'ensemble des constructions.

Scicli regorge d’édifices religieux et civils de style baroque, rococo, néoclassique et liberty. Les églises aux façades ciselées par les tailleurs de pierre se succèdent : Saint-Jean l’Evangéliste, Saint-Michel Archange, Sainte-Thérèse, Santa Maria La Nova et son élégant campanile, les couvents du Rosaire et de la Croix et tant d’autres.

Cette ferveur religieuse s’exprime encore lors des fêtes populaires: cavalcade de Saint-Joseph à la mi-mars, au milieu des pétales de fleurs. Procession du « Christ vivant », qui voit des dizaines d’hommes porter à bout de bras un lourd crucifix en bois doré, le dimanche de Pâques. Autre procession, fin mai, d’une curieuse « Vierge à cheval » guerrière, l’épée à la main pour repousser les Sarrasins.

Au nombre des édifices civils, voici l’impressionnant Palais Spadaro avec à l'étage noble sa collection de peintres locaux (Piero Guccione, Franco Polizzi, Franco Sarnari, Sonia Alvarrez) aux toiles pleines de lumière, connus sous le nom de « Groupe de Scicli ». A peine plus loin, le Palais Beneventano, assurément l’un des plus beaux de la Sicile baroque. Masques, allégories de pierre, grotesques, têtes de maures grimaçantes et de tigres agressifs accrochés aux balcons ont pour fonction d’éloigner le mauvais œil. Scicli est un immense balcon dominant terrasses et ruelles bordées de bougainvilliers, d'ibiscus et de citronniers.

Les autres perles du Val di Noto

Scicli la discrète est la moins connue et, à nos yeux, la plus belle des cités de la Sicile baroque qui s’allongent dans le Val di Noto. D'abord, l’aristocrate Noto, le fleuron du baroque, reconstruite dix kilomètres plus loin après le terrible séisme de 1693 et dont le dôme de sa monumentale cathédrale a été rebâti après son éboulement en 1996 provoqué par des infiltrations d’eau. Eglises, couvents et palais sont alignés dans une même perspective, la « rue du Clergé ». Joli théâtre communal du XVIII, riche collège des Jésuites, couvent des clarisses aux cellules dépouillées (prendre son souffle au pied du campanile).

Spectaculaire Raguse avec sa partie haute à l’architecture fasciste, rationaliste (maisons du Combattant, des Jeunes, chambre de commerce et d'industrie) et sa partie historique XVIII. Jolis jardins d’Ibla en promontoire et agréable promenade à pied jusqu’à la monumentale église Saint-Georges. Une adresse gourmande: « Il Duomo » de Ciccio Sultano (0932.651265), l'un des meilleurs restaurants de Sicile.

Fascinante Modica, accrochée à flanc de collines. Centre-ville extrêmement animé le samedi soir. Belle cathédrale Saint-Georges, l’église de l’aristocratie, avec sa montée monumentale (237 escaliers). Un détour incontournable : la chocolaterie Bonajuto qui affiche une tradition de quatre siècles.

Bonnes adresses à Scicli :

Déguster la granita d’amandes et de citron avec une brioche chaude au bar Antico, prendre le café Piazza Busacca et l'apéritif en terrasse au Millenium, via Mormina Penna.

Restaurants : Quore Matto (proche du Millenium), chez le chef Franco Carrubba. Savoureuses « arancine » (boulettes de riz frittes) au noir de sèche, exquise « caponata » (ratatouille locale douce-amère) et ragoût de ricotta aux crevettes.

« Satrà » avec Rita Russotto en cuisine: tagliatelles aux crevettes avec purée de fèves de cacao et zestes de citron, lambucca (poisson local) pané à la tomate.

« La Grotta » (0932.931.363) : cuisine locale typique et « Al Galu » (0932.841249) : cuisine sicilienne inventive.

Où se loger

Chez Donatella Tognon, à l'hôtel Novecento installé dans un ancien Palais, via Dupré, 11 (0932.843.817). Belle collection de tableaux des peintres de Scicli. Ou chez l'habitant en s'adressant à l'office du tourisme, Palazzo Spadaro (0932.839608)

Notre coup de cœur

Le Palais Hedoné, demeure de la noblesse restaurée par deux Français, Sylvain Pataut De Escarrega et Axel Garrigue-Guyonnaud, et proposée en location à la semaine (spde@palazzohedone.com) pour un séjour dans les fastes du "Guépard". Accueil raffiné et chaleureux. Sans doute l’une des plus belles demeures de Sicile, classée parmi les 100 plus beaux hôtels du monde par le Sunday Times : pavements anciens et meubles d'époque, jardins en terrasses avec piscine dominant les dômes de Scicli, hammam et sauna, et plage privée de sable fin à 10 km.

Excursions en mer: Antonio Mirabella loue ses voiliers avec équipage pour des excursions à la journée jusqu'à Malte. Compagnie Invictus (www.invictus-sicily.com)

 

 

 


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