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Palermo, 2 mag. Per ripagare il costo del viaggio dalla Nigeria in Italia, anticipato dall'organizzazione criminale, erano costrette a prostituirsi. E per convincerle venivano minacciate, stuprate e sottoposte a riti voodoo. E' uno dei retroscena dell'operazione con cui i carabinieri di San Benedetto del Tronto, coordinati dalla Procura di Agrigento, hanno smantellato un'organizzazione dedita al reclutamento di giovani donne nigeriane da avviare alla prostituzione. Il blitz è stato eseguito dai carabinieri nelle province di Ascoli Piceno, Ravenna, Roma e Brindisi. In carcere, su ordinanza firmata dal gip di Agrigento Ottavio Mosti su richiesta del sostituto procuratore Salvatore Vella e del procuratore Renato Di Natale, sono finiti Destiny Obuh, 32 anni soprannominato "Bros Happy"; Uche Obuh, 24 anni soprannominata "Vera"; Bridget Owanlengba, 26 anni; Famous Erengbo, 38 anni, soprannominato "Pape"; e Endurance Obuh, 28 anni. Per tutti l'accusa è di associazione per delinquere, favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. Altri nigeriani colpiti dai provvedimenti sono al momento latitanti.
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