Vittoria - Braccati in casa per la paura di essere aggrediti, verbalmente o fisicamente, da un gruppo di ragazzi che, dallo scorso anno, ha deciso di trascorrere i pomeriggi e le sere nel Piazzale Cesare de Bus, in via Milano.
La denuncia arriva dai residenti della zona che, in una lettera, scrivono:
“Siamo completamente stanchi di vivere nella paura, chiusi in casa e con il timore di scatenare, con qualsiasi gesto o parola, l'ira di questo gruppo multietnico ben nutrito, da 20 a 40 persone”. Non avendo ottenuto finora risultati, nonostante le numerose denunce, gli abitanti del Piazzale de Bus hanno deciso di rivolgersi alla stampa: “non possiamo più sopportare di vivere nel timore che un gruppo nutrito di ragazzi prenda di mira i nostri veicoli in sosta, distrugga, come ha già fatto, i giochi per i bambini sistemati nella piazzetta, offenda ogni persona, uomo, donna o bambino, che si trova a passare a piedi nella nostra zona. Già più volte in passato ci siamo rivolti alle Forze dell'Ordine, ottenendo però scarsissimi risultati: non appena le Volanti girano l'angolo loto tornano ancora più arrabbiati e li sentiamo mentre, a voce alta, urlando i nostri cognomi, che leggono dai citofoni, e minacciano di farcela pagare. Tutto è iniziato lo scorso anno, ad inizio estate, ed è durato fino ad autunno inoltrato. Quest'anno, addirittura, hanno iniziato a febbraio. Crediamo che qualcuno di loro si dedichi allo spaccio di droga, ma di certo tutti bivaccano fino a notte fonda e lasciano i loro rifiuti a terra, aggrediscono gli animali randagi sciogliendo i loro cani ed incitandoli ad attaccarli e fanno lo stesso quando uno di noi porta il cane a fare una passeggiata. Ci insultano appena ci affacciamo e, lo scorso anno, avevano persino preso l'abitudine di tirare le pietre contro le nostre abitazioni, rompendo infissi e tutto ciò che lasciavamo nel balcone e nella terrazza. In più casi le pietre sono arrivate direttamente in cucina o in soggiorno. Hanno anche rotto le lampade dell'illuminazione pubblica per agire al buio indisturbati, e le hanno danneggiate nuovamente nuovamente non appena il Comune le aveva riparate. Anche quando la società preposta interviene per pulire l'area, tutto dura fino al loro prossimo passaggio. Ad essere più preoccupate sono soprattutto le donne e le ragazze, in particolare quelle che nel fine settimana e nelle notti d'estate tornano tardi. “Abbiamo paura ha tornare a casa da sole. Ogni volta che passiamo o semplicemente ci affacciamo al balcone veniamo apostrofate in ogni modo. A volte capita di dover parcheggiare l'auto distante da casa e quei pochi attimi che ci separano dal portone sono terribili. Ci auguriamo che qualcuno intervenga con provvedimenti che possano definitivamente risolvere il problema”.