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Palermo, 9 mag. ''Non tutti i Pip hanno un appartamento a Villa Sperlinga: la gran parte di loro supera la soglia 'inventata' dal Movimento 5 Stelle per poche centinaia di euro e si trova ingiustamente escluso da un'attività che svolge da oltre dieci anni. Penso ad esempio al caso in cui due persone, entrambe precarie, superano il reddito familiare di 20 mila euro per essersi sposate fra loro''. Lo dice Antonello Cracolici, parlamentare regionale del Pd e componente della commissione Bilancio all'Assemblea regionale siciliana, che ha proposto un emendamento alla manovra correttiva in discussione all'Ars sulla modifica dei criteri per l'ingresso nel bacino dei Pip. ''Dopo dodici anni prosegue sono stati introdotti criteri surrettizi che hanno determinato caos e ingiustizie sociali. E' evidente che se qualcuno truffa, va cacciato: per questo ci sono strumenti amministrativi o di natura giudiziaria. Ma è sbagliato generalizzare o avviare campagne di 'colpevolizzazioni di massa' di fronte a singoli casi da condannare''. ''In ogni caso conclude Cracolici in questa vicenda emerge una grande ipocrisia: il Movimento 5 Stelle non dice nulla sullo stop alla norma che vuole bloccare gli stipendi di Ars e Regione che superano i 200 mila euro, e se la prende con chi ha un reddito che supera di poco i 20 mila''.
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