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Palermo, 17 mag. La Fiom Cgil di Palermo esprime "cordoglio e vicinanza" ai familiari di Alessandro Di Trapani, dipendente dell'azienda Adorno, che stamattina è deceduto a causa delle ustioni riportate nell'incidente sul lavoro, avvenuto nel cantiere navale di proprietà di Adorno all'interno dell'area portuale di Palermo. Il sindacato si costituirà parte civile nel processo per chiedere che "si faccia giustizia e si accertino le responsabilità e le inadempienze rispetto all'applicazione della legge sulla sicurezza sul lavoro". "La battaglia per la sicurezza sul lavoro dichiarano il segretario Fiom Cgil di Palermo, Francesco Piastra, e il rappresentante di Fiom al Cantiere navale, Francesco Foti è una battaglia che va condotta in tutti i modi possibili, affinché incidenti come quello accaduto ad Alessandro non accadano più. Il settore delle riparazioni navali è un settore nel quale la concorrenza sulla remunerazione degli appalti si compensa con l'abbassamento dei diritti dei lavoratori e sulla sicurezza del lavoro". La Cgil chiederà al prefetto di convocare una riunione con la capitaneria di porto, l'autorità portuale e il sindaco di Palermo affinché si faccia "un accertamento su tutte le aziende presenti nell'area portuale sul piano della sicurezza sul lavoro e della legalità".
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