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Mafia: pentito scrive al Papa, mi incontri, ho 3 segreti da rivelarle



Palermo, 11 giu. Una lunga lettera inviata al Pontefice per chiedere un incontro privato. A scriverla è un pentito di mafia, Vincenzo Calcara, "killer veloce e preciso" al servizio della cosca di Castelvetrano, nel trapanese, si è definito lui stesso in una delle sue confessioni. Nella missiva, scritta nei giorni della Settimana Santa, l'uomo, che ha un blog e una pagina Facebook, chiede a Papa Bergoglio di essere ricevuto in udienza "al più presto". Un incontro che secondo il collaboratore di giustizia "deve e può cambiare il corso di certi eventi", perché Calcara sostiene di essere a conoscenza di tre "importantissimi segreti, improrogabili e urgenti". In particolare, nel faccia a faccia il collaboratore di giustizia sarebbe pronto a fare alcune rivelazioni al Papa riguardo il suo concittadino e boss latitante Matteo Messina Denaro, un segreto di Stato, riguardante "certi meccanismi perversi all'interno dei vertici istituzionali", ma anche sul giallo di Emanuela Orlandi, la figlia di un funzionario pontificio scomparsa quando aveva quindi anni a Città del Vaticano nel 1983. Una vicenda su cui la verità è stata "tenuta nascosta scrive Calcara perché rivelarla sarebbe stato come aprire una scatola e portare alla luce verità così pensanti da mettere seriamente in crisi un sistema che lega il Vaticano alle altre entità deviate".


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