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Palermo, 19 giu. E' stato il dna lasciato sui mozziconi di sigarette ad incastrare la banda, composta da due uomini e una donna, che nell'ottobre 2012 avevano rapinato una villa di una coppia di anziani nelle campagne di Cefalù, nel palermitano. In manette, martedì mattina, sono finiti Alessandro Vitrano, 26 anni palermitano, V.G. di 38 anni e B.J. di 23 anni. Le indadgini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Cefalù il cui accurato e scrupoloso lavoro di repertamento delle prove presenti sulla scena del crimine ha permesso alle successive analisi effettuate dagli esperti del R.I.S. di Messina di estrarre i profili genetici dei tre rapinatori. Il test del Dna ha così confermato le risultanze delle attività investigative. Il gip di Termini Imerese ha così emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere e due di arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico. Quest'ultima misura ha riguardato una quarta persona, Giuseppe Savioca di 41 anni, che sebbene non abbia partecipato alla rapina avrebbe utilizzato parte dei proventi della rapina in particolare i telefoni cellulari sottratti alla coppia di anziani per evitare che potessero chiamare i Carabinieri.
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