Bookinsicily.com è la piattaforma turistica ufficiale dell’Aeroporto di Comiso e, in occasione del lancio del nuovo portale e dell’inaugurazione del locale presso l’aeroporto, i responsabili hanno deciso di fare alcune domande al presidente di Federalberghi Ragusa e di SO.A.CO. S.p.a. Rosario Dibennardo, con l’intenzione di capire qual è la reale situazione del turismo in provincia di Ragusa e le possibilità che offre il nostro territorio.
Buongiorno dott. Dibennardo e grazie per la sua disponibilità. Oggi le faremo qualche domanda relativa alla situazione delle strutture ricettive della provincia di Ragusa ma, parlando di turismo, chiaramente, toccheremo anche argomenti inerenti l’aeroporto di Comiso.
Buongiorno a voi. È un piacere poter rispondere alle vostre domande e promuovere Bookinsicily.com. Il vostro è un progetto importante che può veramente aiutare le attività ricettive della provincia ad accogliere il flusso turistico proveniente dall’aeroporto di Comiso.
Iniziamo subito con una considerazione molto interessante: “Chi fa turismo in Sicilia conosce poco le opportunità del web marketing anche se dalla Rete, e soprattutto dai portali turistici, arriva la maggior parte delle prenotazioni. Nonostante la fiducia riposta sui social network e soprattutto su Facebook, gli investimenti sulla comunicazione online sono ancora molto bassi e ciò determina un netto divario tra Sicilia e resto d’Italia ed Europa”. Questo è quello che scrive Blogsicilia.it, analizzando il primo osservatorio sullo stato del web marketing in Sicilia realizzato da Madri Internet Marketing, una delle più importanti aziende italiane del settore. Perché accade questo? Secondo lei è un problema legato alla disponibilità economica degli imprenditori o un problema meramente culturale?
Ci risulta che la maggior parte degli alberghi investa in web marketing, anche in provincia di Ragusa. Riferendosi a tutto il panorama turistico, l’osservatorio di Madri Internet Marketing, comprende anche B&B, tour operator, agriturismi, ecc. Probabilmente le altre strutture ricettive, che non fanno parte di Federalberghi, non investono come gli alberghi e i villaggi. Per quanto riguarda gli investimenti online degli hotel e gli associati a Federalberghi, notiamo un malcontento più o meno diffuso a causa delle recensioni false in alcuni portali turistici, pubblicate da utenti che neanche certificano il loro soggiorno presso la struttura ricettiva. Anche a livello nazionale, Federalberghi ha fatto delle battaglie sul tema perché alcuni giudizi sono anonimi, in senso lato, e non danno una fotografia reale della situazione. Ci sono anche sentenze che hanno obbligato questi portali ad oscurare alcuni commenti dal loro sito proprio perché, in alcuni casi, è stata comprovata la falsità dei giudizi. Molto spesso, per esempio, sono presenti commenti con l’indicazione del soggiorno che non coincide con le prenotazioni ricevute dall’hotel. È senz’altro importante lasciare dei feedback, anche negativi, ma sarebbe necessario obbligare gli utenti ad inserire delle motivazioni complete ed esaustive.
Secondo lei, non basterebbero una maggiore attenzione e una vera pianificazione editoriale da parte delle attività ricettive, con la pubblicazione di informazioni e promozioni tramite i social media, rispondendo alle critiche, ma anche ai commenti positivi, per consentire alle persone di farsi un’idea corretta sulla situazione di una o l’atra struttura? L’osservatorio sul turismo in Sicilia dice proprio questo: le attività turistiche si affidano poco alle agenzie di comunicazione e lasciano quasi al caso le attività di comunicazione sul web.
Fare comunicazione e attività di marketing sul web è fondamentale. Essere attivi nei social media e nei portali turistici è il primo passo per acquisire rilevanza e autorevolezza sul web. Ci sono molti colleghi, in tutta Italia, che considerano queste attività fondamentali per il loro business. Quindi, per rispondere alla domanda: assolutamente sì! È fondamentale essere presenti e, ancora più importante, essere attivi nei social media e sfruttare le potenzialità del marketing on-line.
Secondo lei, dal punto di vista turistico, le istituzioni dovrebbero investire di più o è necessario fare affidamento solo agli investimenti dei privati?
Anche le istituzioni dovrebbero investire sul web marketing turistico. L’assessore regionale al turismo Michela Stancheris ha già presentato dei progetti in merito.
Parliamo di numeri: quali sono quelli del turismo in provincia di Ragusa e come sono cambiati negli ultimi mesi, dopo l’apertura dell’aeroporto di Comiso.
I dati più aggiornati sul turismo in provincia di Ragusa sono quelli dell’ufficio turistico regionale, che riportano un +65% di incremento dei flussi turistici nel territorio di Ragusa, confrontando i primi 4 mesi del 2014 con quelli del 2013. Questo significa che l’aeroporto ha inciso moltissimo, viste anche le alte percentuali di stranieri, in particolare inglesi e tedeschi. Adesso è necessario accoglierli bene in modo che possano diventare portavoce e testimonial del nostro territorio all’estero. È fondamentale migliorare tutti i servizi e non farci scappare questa occasione: fornire servizi efficienti è il primo passo. Ci vuole l’impegno di tutti, dalle istituzioni agli operatori turistici, bisogna migliorare le spiagge, i lidi, la segnaletica e le strade: tutte attività fondamentali per sfruttare le potenzialità del territorio. Su questo, però, sono fiducioso perché tutti gli operatori, miei colleghi, stanno rispondendo bene. Nella fase iniziale della stagione estiva ci sarà un flusso che non farà registrare incrementi percentuali a due cifre, ma il periodo estivo è così. In estate l’incremento turistico sarà minore semplicemente perché c’è poco da crescere: in estate i numeri erano già importanti l’anno scorso. La cosa più importante è destagionalizzare. SO.A.CO. sta dando una spinta, insieme a Scandjet, per portare i turisti nord- europei anche a settembre, ottobre e novembre.
La provincia di Ragusa come si posiziona nel contesto turistico regionale?
È stata tra le poche province a registrare un cambio di tendenza nel 2013, con un piccolo segno positivo. Sicuramente nel 2014 chiuderà con il segno positivo, ma i numeri dicono che anche Siracusa e le province limitrofe stanno sfruttando i flussi turistici legati all’aeroporto di Comiso.
Ipotizzando una classifica delle province siciliane più turistiche, considerando che si tratta di una provincia piccola, dove si colloca Ragusa?
Ragusa ha raggiunto il top nel 2006 con 1 milione di visite turistiche. Dopo si è attestata sempre sotto le 800.000 presenze turistiche annue, pur essendo aumentati i posti letto e le strutture ricettive. C’è da dire che la provincia di Ragusa non ha mai avuto un’infrastruttura degna di nota (autostrade, aeroporti, porti, ecc.). Adesso ha un porto turistico, a Marina di Ragusa, un aeroporto e presto partiranno i lavori della Ragusa-Catania. La nostra provincia non è stata turistica finora perché non c’è stata la cultura di destagionalizzare, ma adesso dobbiamo farci trovare pronti con servizi e infrastrutture efficienti anche nei periodi autunnale e invernale.
Bookinsicily.com accoglie i turisti in aeroporto e, nelle ultime settimane, abbiamo avuto il piacere di capire quali sono le vere richieste dei passeggeri. Come accade in tutti gli aeroporti, a volte, i turisti devono aspettare qualche ora l’autobus che li porterà nel luogo dove trascorreranno il loro soggiorno. Molti di loro ci chiedono se ci sono negozi o edicole, mentre qualcuno ci chiede, spaesato, cosa può fare mentre aspetta.
Per quanto riguarda tabacchi, edicola, souvenir e regalistica, il bando è stato già affidato e i lavori sono in corso da più di un mese. Lo stesso vale per la parafarmacia, lo sportello bancomat e il servizio di noleggio auto. Speriamo che si faccia in fretta e che le attività ottengano presto le autorizzazioni necessarie dagli organi competenti per iniziare ad operare. A breve, anche i locali del secondo piano saranno messi a bando. Prima, non essendoci un numero di voli giornalieri adeguato, era difficile trovare investitori, in particolare in un luogo (N.d.R. il secondo piano della struttura aeroportuale) che rientra nell’area non sterile dell’aeroporto e non è di passaggio né per chi si imbarca, né per chi atterra a Comiso (N.d.R.: per area non sterile si intende l’area dell’aeroporto che si trova prima dei controlli di sicurezza per i passeggeri, mentre l’area sterile è quella che comprende le zone accessibili dai passeggeri, dopo aver fatto i controlli di sicurezza). Abbiamo fatto richiesta a E.N.A.C. per apportare delle modifiche alla struttura, ma indipendentemente dalla tipologia dell’area, adesso ci sono i numeri e un flusso di passeggeri tale da consentire la messa a bando di questi locali.
Gli operatori di Bookinisicly.com hanno provato a proporre una visita a Comiso ai turisti che dovevano aspettare delle ore in aeroporto (alcuni addirittura avevano gli autobus il giorno dopo), ma hanno percepito uno scarso interesse nei confronti della città. C’è il rischio che Comiso diventi così una citta meramente aeroportuale come, per esempio, lo è Charleroi che fa da città di snodo per raggiungere Bruxelles?
In realtà qualche turista s’intravede pure a Comiso. È chiaro che, come accade nel caso di Londra o Parigi, chi si reca in un luogo per la prima volta ed ha pochi giorni a disposizione, punta a visitare i luoghi più famosi come Buckingham Palace o la Tour Eiffel. In questo momento, quando un turista arriva in provincia di Ragusa, i luoghi più richiesti sono Ragusa (con Ragusa Ibla), Modica, Scicli e la Val di Noto. Dobbiamo essere bravi a far tornare i turisti e mostrare loro le altre bellezze della provincia, oppure lavorare per farli soggiornare più tempo. I turisti che stanno tornando visitano anche gli altri luoghi, ma è chiaro che Scicli, Modica e Ragusa sono le città più interessanti per chi arriva la prima volta, anche grazie ai numerosi siti patrimonio dell’UNESCO e alla serie TV Montalbano. SO.A.CO. ha organizzato degli educational-tour insieme alla Regione Sicilia per alcuni giornalisti inglesi e irlandesi, durante i quali sono state mostrate le bellezze delle altre città, tra cui anche Comiso, Vittoria e altre città della provincia meno visitate dai turisti, proprio con lo scopo di promuovere tutte le zone del territorio ragusano meno conosciute.
Qualche giorno fa è stato presentato all’assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, con richiesta di finanziamento, il progetto “La Terra degli Iblei”. Il progetto che è stato presentato dal Comune di Comiso e da altri partner pubblici e privati, tra cui SO.A.CO. S.p.a., si pone come obiettivo la promozione del turismo legato alla natura. Nel 2015 a Milano ci sarà l’Expo che ha come tema principale proprio la sostenibilità della nostra alimentazione nei confronti dell’ambiente. Il tema sarà dunque il cibo, ma con risvolti inerenti l’ambiente, la sostenibilità ambientale e la biodiversità, argomento caro alla provincia di Ragusa che, probabilmente, è la zona geografica dell’Europa meridionale più ricca di specie animali e vegetali. Nei confronti dei turisti stranieri, degli altri continenti, che saranno in Italia per più di sei mesi, si stanno preparando attività di marketing per promuovere la nostra provincia e portare questi grandi flussi nelle nostre zone?
Tramite la regione Sicilia e la S.A.C. (socio di maggioranza di SO.A.CO.) cercheremo di sfruttare questa situazione per portare turisti nella nostra provincia. S.A.C. sta già lavorando in questa direzione e cercheremo di sfruttare al massimo tutte le occasioni che ci verranno offerte.
Speriamo che le attività turistiche colgano tutte le occasioni messe a disposizione da Bookinsicily.com e inizino ad investire per farsi conoscere sul web. Grazie mille per il tempo che ci ha dedicato.
Sono sicuro che molto presto tutte le attività ricettive si muoveranno per promuovere i propri servizi sul web, risorsa essenziale per il turismo oggi. Grazie a voi, è stato un piacere.
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