Modica - Se non ci fossero di mezzo i bambini, al sindaco di Modica Ignazio Abbate bisognerebbe dirle in faccia. Faremo quindi immediata marcia indietro, e al primo cittadino della Capitale della Contea dedichiamo solo poche righe, del tutto futili, gratuite, sciocche, “un po’ per celia e un po’ per non morire” (pescando nell’opera, s’intende la lirica, non l’operaincerta alla quale tanto è legato il sindaco coltivatore diretto).
Avete tutti letto e/o sentito la sconfortante notizia: all’Ospedale di Modica è stato chiuso il reparto di Pediatria perché, a sentire l’Azienda Sanitaria Provinciale, non ci sono medici a sufficienza (d’organico, dovrebbero essere almeno quattro).
Ancora più sconfortante il primo commento alla stessa notizia, giunto da Ignazio Abbate, sindaco: “l’Asp pensa solo alle strutture di Ragusa”.
Ribadisco: se non fosse che di mezzo ci sono i bambini e la loro salute, bisognerebbe spiegare al primo cittadino della “città in forma di melagrana spaccata” che in molti, ed ovviamente non solo i ragusani, hanno avuto l’impressione, nel leggere la sua dichiarazione, che lo stesso abbia voluto cavalcare la tigre della legittima e più che giustificata rabbia dei modicani per acquisire punti nella sua personalissima battaglia per fare di Modica la città capofila di un “Libero Consorzio di Comuni del Val di Noto (o, suggeriamo noi e lo facciamo gratis: “del Sud-Est”, o “dell’area del Carrubo”, o “del cioccolatto”, o “dei tomasini”, o “dei pirietti” eccetera).
Spero proprio che il sindaco residente a Frigintini – bucolica frazione di Modica – abbia reagito di getto, a caldo, non tenendo conto che la sua dichiarazione poteva lasciar pensare che si trattasse appunto di un momento propizio per l’ennesimo tentativo di mettere in cattiva luce Ragusa ed i ragusani e giustificare così l’impellente voglia di lasciare la ormai ex provincia iblea.
Il sindaco quasi omonimo – la differenza è una sola “b” – del più famoso difensore del Milan e della Nazionale italiana di calcio, ha dimenticato che un amministratore della Azienda Sanitaria (ma vale per tutte le strutture della pubblica amministrazione) decide un provvedimento sulla scorta di quanto previsto dalla legge e dai regolamenti, e non su ragionamenti che invece sono tipici della mentalità dei politici, ovvero sulla opportunità, la convenienza politico-elettorale, gli interessi di una comunità, e infine, ultimo ma non ultimo, un sano campanilismo che lui ed il suo spin doctor continuano a negare ad ogni occasione pur praticandolo manifestamente.
Per chiudere, e concederci un sorriso, sarebbe anche il caso, in questa occasione, di ricordare al signor sindaco Ignazio Abbate che per sua fortuna le strutture sanitarie ragusane funzionano bene, per sua fortuna perché risulta che il sindaco della torre con l’orologio sia nato il 23 febbraio del 1970 a Ragusa. Avete letto bene: Ignazio Abbate è nato a Ragusa, e ne siamo certi perché la fonte è il documento pubblicato sul sito Internet del Comune di ….. Modica.
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di Redazione
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