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Immigrati: 'Fantasmi Portopalo', domani parte Gaia 1.200 km in bici da sola (2)



Il gravissimo incidente è stato documentato nel 2001 da un'inchiesta del giornalista Giovanni Maria Bellu. Nessuna iniziativa fu mai intrapresa per il recupero del relitto e del suo carico. A diciassette anni da quel naufragio vogliamo mobilitare quante più forze possibili per far si che i corpi ancora in fondo al mare siano recuperati. Il 23 agosto tappa finale del percorso ci sarà a Portoplao una manifestazione finale aperta a tutti tutti coloro che vorranno essere testimoni e vettori del messaggio del quale il progetto volesse essere vettore sotto lo slogan "Perché le morti nel Mediterraneo non siano vane. Perché i vivi si muovano, per rendere ai vivi testimonianza e dignità". Muoviti anche tu. Vieni il 23 Agosto a Portopalo". "Ci sono 300 corpi, 283 per l'esattezza, ha commentato Gaia Ferrara che giacciono da 17 anni in fondo al mare senza vita, e senza sepoltura, nelle acque del Canale di Sicilia a largo di Portopalo. Vittime di una tragedia del mare che si è consumata la notte di Natale del 1996. Erano migranti asiatici, provenienti dal Pakistan, dallo Sri Lanka e dall'India in cerca di un futuro migliore, che volevano approdare sulle nostre coste ma non ce l'hanno fatta, ieri come oggi. Di loro, non resta che un vago ricordo di alcuni e l'indifferenza di molti". Ma Gaia non si è rassegnata e dopo aver appreso della loro sorte, solo di recente, in occasione della strage di Lampedusa del 3 ottobre scorso, in cui sono deceduti 366 immigrati, ha deciso di fare qualcosa per non lasciarli lì a imperitura memoria. Fare qualcosa per dar loro una sepoltura e un volto". L'iniziativa, denominata "Rambling for migrants", oltre alla raccolta delle firme prevede iniziative, incontri con le associazioni, istituzioni e comunità locali sui temi dell'integrazione e delle migrazioni. Il viaggio, le tappe, le iniziative e la petizione online sul sito www.viandando.eu/main e su facebook (pagina: "1200 Km in bici per i Fantasmi di Portopalo") con i racconti e le foto che documentano l'iniziativa. Il tragitto avrà, tra le tappe principali, il passaggio nei campi estivi di volontariato di Libera: "E!State Liberi"


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