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Palermo, 21 ago. Nel 2013 il valore delle esportazioni della Sicilia ha fatto segnare una battuta d'arresto, portandosi poco sopra quota 11 miliardi di euro, con un calo del 14,8% rispetto all'anno precedente. I dati sul primo trimestre del 2014 confermano la tendenza negativa, con una diminuzione del 16,1 per cento delle esportazioni e del 14,6 per cento delle importazioni rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. E' quanto emerge dal 28esimo Rapporto annuale sul commercio estero dell'Ice Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Quello del 2013 è, comunque, il secondo miglior risultato del decennio, dopo quello del 2012 e fa seguito a tre anni consecutivi di forte crescita seguiti alla crisi del 2009. L'incidenza dell'export siciliano sul totale delle vendite all'estero dell'Italia è scesa di 0,5 punti, attestandosi sul 2,9%. Ne è conseguita una discesa di due posizioni della Sicilia nella graduatoria nazionale delle regioni esportatrici, dalla settima alla nona. Modesto decremento anche per le importazioni della regione, diminuite nel 2013 del 4,7%, anche in questo caso in controtendenza rispetto al triennio precedente. Con riferimento ai principali mercati di sbocco, l'export siciliano è risultato in calo in nove dei dieci paesi più importanti per la regione, mentre è cresciuto del 15,6% in Libia, a quota 786 milioni di euro. Riguardo alle principali aree geoconomiche, variazioni particolarmente positive si sono registrate per Asia orientale (+9%) e Altri paesi africani (+37,4%), mentre l'andamento è stato negativo in Europa (21,7% nell'Unione europea e 2 negli altri paesi non Ue), Africa settentrionale (41,8) e America (42,7 % negli Stati Uniti). (segue)
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