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Roy Paci: A Scoglitti le ho suonate a tutti

Affetto di casa

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Vittoria - Una piazza Sorelle Arduino strapiena di giovani, ma non solo, ha accolto lunedì scorso di Roy Paci & Aretuska. Dopo la parte "vintage" aperta da Orietta Berti e proseguita con i concerti di Gino Paoli ed Alan Sorrenti, lunedì la piazza ha accolto i brani della band che, per volontà dello stesso Roy Paci, raccoglie e fonde varie sonorità: rocksteady, ska, soul, funk, melodie mediterranee ed ancora ritmi calypso, swing e caraibici.

Hai girato il mondo alla ricerca di influenze musicali. Pensi si tratti di un viaggio concluso?
"Assolutamente no. Ritengo che ci sia sempre spazio per iniettare in un progetto musicale come questo, che ha e continua a mantenere questa filosofia eterodossa, musicalmente parlando, di contaminazione a tutto tondo, altre musiche che siano ataviche, tradizionali. In questo momento, ad esempio, abbiamo una grande predilezione per l'afrobeat, ma continua ad esserci l'onda latina e la nostra musica ha il suo perno sempre nelle tradizioni, a partire dalla mia terra, la Sicilia, fino ad arrivare alle tradizioni del Sud del mondo. Nessuno di noi, grazie al cielo, mette comunque il freno a quelle che possono essere le influenze da parte di sonorità musicali che possono tornarci sempre utili".

Il tour è iniziato a giugno. Come sta andando?
"Benissimo. Abbiamo avuto un ottimo riscontro di pubblico sia nelle date al coperto che in quelle in piazza, come questa. Il progetto continua a riscuotere successo, dopo tantissimi anni, senza aver assolutamente accusato nessun tipo di acciacco anche perché il nostro live coinvolge in maniera trasversale tutto il pubblico. Nella tappa precedente, ad esempio, ho visto degli anziani, poi ho saputo che avevano 86 anni, ballare sotto il palco".

All'entourage dell'artista, prima dell'inizio del concerto, alcuni aderenti al movimento "No Muos" hanno chiesto se potevano porre lo striscione sotto il palco. Lo stesso Roy Paci ha immediatamente detto di sì, precisando: "Questa è una battaglia della gente comune, portata avanti anche dalle mamme siciliane. Come potrei dire di no? ".

A fine serata l'artista è rimasto molto tempo sotto il palco firmando autografi e facendosi fotografare con i fan. Sulla sua pagina Facebook, poi, l'indomani ha scritto questo messaggio "... Sono ancora commosso ed emozionato dalla folla oceanica di ieri sera che ha accolto la mia famiglia Aretuska con un caldo abbraccio incommensurabile. Come rimarrà indimenticabile l'abbraccio a quella vera rocker di madre, seduta di fronte alle casse dopo circa dieci anni dall'ultima volta che la vidi in un mio concerto. Considerato che nel mio paese natio, Augusta, il mio gruppo non è mai stato invitato a suonare, non posso che ringraziare di cuore il sindaco, il promoter e tutta la cittadinanza di Scoglitti per aver dato finalmente la possibilità ai miei anziani genitori (vista la difficoltà a spostarsi) di rivedere un mio concerto dal vivo".
In fondo, anche a 40 anni suonati da qualche anno ed anche se sei leader di una band amatissima in tutta Italia, la mamma è sempre la mamma e non solo perché, come ho scoperto nel back-stage, aveva preparato la pasta al forno per t


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