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Palermo, 9 ott. L'esclusione della presenza degli imputati alla deposizione del capo dello Stato nell'ambito del processo sulla cosiddetta trattativa Statomafia, fissata per il 28 ottobre al Quirinale, "non appare in contrasto" con nessuna norma "costituzionale o sovranazionale" sul diritto di difesa. E' la tesi sostenuta dalla Corte d'Assise di Palermo, che oggi ha respinto la richiesta dei boss Totò Riina e Leoluca Bagarella e dell'ex ministro Nicola Mancino di assistere alla deposizione del presidente della Repubblica. Secondo il collegio, infatti, il diritto alla difesa degli imputati è "adeguatamente assicurato dall'assistenza tecnica dei difensori".
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