GELA (CALTANISSETTA), 21 OTT Dopo 60 anni di
industria petrolifera, Gela volta pagina, abbandona la
tradizionale raffinazione del greggio e si avvia a produrre bio
carburanti attraverso la cosiddetta Green Refinery.
Importanti passi avanti verso questa direzione sono stati
compiuti oggi nel confronto tra Eni e sindacati chimici ripreso
al ministero per lo sviluppo economico, a Roma, alla presenza
del governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, del sindaco di
Gela, Angelo Fasulo, di assessori e consiglieri comunali.
In un "verbale" sottoscritto dalle parti si afferma che
l'incontro ha consentito "importanti approfondimenti finalizzati
alla definizione di un protocollo per la conversione della
raffineria di Gela che sarà condiviso da tutte le parti una
volta che L'Eni avrà definito alcune garanzie fondamentali
sintetizzate in sei punti". Eccoli: "salvaguardia dei livelli
occupazionali; definizione analitica del piano industriale
dell'Eni su bioraffinazione, sostenibilità ambientale e
politica di sviluppo delle ricerche di petrolio e metano in
Sicilia; intensificazione delle attività di bonifica del
territorio; salvaguardia delle prospettive produttive e
occupazionali nell'indotto di Gela e utilizzo degli strumenti di
sostegno al reddito e delle attività di formazione e
riqualificazione nel periodo di transizione; accelerazione delle
autorizzazioni alla ricerca e allo sfruttamento di nuovi
giacimenti; corrette compensazioni in favore del territorio di
Gela per una riqualificazione produttiva, urbana e culturale".
L'Eni ha confermato che in questo processo di riconversione
investirà 2,2 miliardi di euro. E' stato illustrato anche un
progetto di lavorazione industriale di gomma naturale derivante
dalla coltivazione della pianta del Guayule (lattice).
"Positivo" per Crocetta il risultato dell'incontro. Le parti
si sono date appuntamento al 6 novembre prossimo "per la
discussione finale e la sottoscrizione del protocollo d'intesa
che sarà preceduta da incontri tecnici a livello territoriale".
(ANSA).
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