Napoli - Per quasi un quarantennio è stato sinonimo di Napoli in musica. Quella colta, sempre alla ricerca di un ponte tra la straordinaria ricchezza sonora della città e il mondo di fuori, il Delta del blues o il jazz di New Orleans. Ma anche quella popolare, con canzoni che hanno aggiunto colore e anima alla sua terra, già in questo assai vivace di suo. Per questi e mille altri motivi ci mancherà Pino Daniele, portato via da un infarto a nemmeno sessant’anni.
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Il cantautore napoletano è stato stroncato nella notte da un infarto. Lo conferma il suo manager, Ferdinando Salzano. "E' un momento terribile", ha commentato la figlia Sara.
A dare la notizia per primo Eros Ramazzotti su Twitter, grande amico del cantautore. Daniele si è sentito male nella sua casa di campagna in Toscana. Una scomparsa improvvisa, ma non figlia di cliché, il rocker che paga i vizi di una vita: no, Pino aveva sempre sofferto di cuore, malattia condivisa con l’amico Troisi, stroncato egli ancora più presto.
Una morte improvvisa, anche perché Pino era pieno di energia: nell’estate aveva riproposto il suo storico album «Nero a Metà» con la band originale, l’acme all’Arena di Verona. E si sentiva pronto per partire verso nuove avventure e nuovi dischi, dopo una carriera straordinaria: «quando avevo 30 anni, mi vedevo a 60 come un vecchio. Ora guardo a gente come Eric Clapton che ne ha dieci anni di più. E mi sento sollevato» aveva detto di recente. L’ultima apparizione a un concerto di Capodanno, a Courmayeur. Non sapremo mai se sarebbe invecchiato come Eric.
Il 30 dicembre la straordinaria carriera di Pino Daniele era stata omaggiata da una puntata monografica di 'Canzone' su Rai1.
Commuove l'ultimo tweet, che rilancia un post di Facebook, sul profilo ufficiale di Pino Daniele. Risale a tre giorni fa.
Il testo è "Back home? In viaggio per casa", con la foto in bianco e nero della strada.