Scicli - “Grazie maestro”. Il saluto di ordinanza dei vigili urbani ed un ringraziamento a fior di labbra per dare ieri l'addio con il cuore e con le lacrime agli occhi, prima dell'ingresso nella chiesa di San Bartolomeo per le esequie religiose, al Tenente della Polizia municipale di Scicli, Bartolomeo Portelli, deceduto il 13 gennaio scorso all'età di 67 anni, dopo una breve ma devastante malattia vissuta con la serenità dei giusti. Un evento doloroso che ha “toccato” l'intera città. Il Tenente Portelli, per 34 anni nell'organico comunale dei caschi bianchi e da soli pochi anni in pensione, è stato abbracciato, sia nella religiosa veglia a casa che nel rito del funerale, da parenti ed amici con quel calore che lo stesso sapeva trasmettere in vita. Amabile, buono, disponibile, generoso, nel suo percorso terreno, per i parenti è stato un faro lucente; per gli amici il fratello sempre pronto e per i colleghi il maestro di lavoro e di vita. Di poche parole, misurato nei comportamenti, negli ultimi anni aveva abbracciato il progetto di vita della figliola Gabriella accogliendo, con calore paterno, assieme alla moglie Teresa ed alla cognata Ninetta i bambini del Centro diurno del SS. Rosario. Del figlio Michele, poliziotto, aveva condiviso la scelta di vita, quella di servire lo Stato. Amore, solidarietà, disponibilità e mitezza hanno lastricato la strada terrena che ha percorso con passo leggero nel rispetto del prossimo: quasi in punta di piedi così come se ne è andato lasciando nel dolore, ma nella certezza della resurrezione eterna, parenti ed amici. Grazie maestro, grazie Bartolo. Così Ti salutiamo noi che cammineremo nel tuo stesso segno.
In ricordo di Bartolomeo Portelli
La serenità dei giusti
di Redazione
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