Attualità Scicli

E' Scicli. E' Segno. E' Siculo

12 autori a confronto



Scicli - Inaugurata la mostra-laboratorio che parla di Sicilia in tante lingue, dove alcuni progetti hanno fatto emozionare, altri hanno trovato investitori e acquirenti.

La ricerca creativa a servizio dell’espressione di sicilianità, una mostra-laboratorio dove si incontrano proposte fantasiose e investitori visionari, anch’essi parte delle tipiche contraddizioni isolane.

“Non sono in vendita gli oggetti o le cose, sono in vendita le idee e i progetti - dice Antonio Sarnari, ideatore dell’evento - quelli che da domani animeranno la comunicazione sul web o arrederanno le case. Sono in vendita i progetti più intraprendenti e fantastici, quelli che a volte la committenza e le scadenze imminenti bocciano, ma anche quelli che fanno di un prodotto un cult o un best seller, i progetti che hanno dietro una profonda ricerca, quella che il cliente commerciale trova spesso dispendiosa e inutile, noi li abbiamo radunati qui, invitando 12 autori, Carlo Scribano e Enrico Gisana, Officina delle Immagini, Giuseppe Leone, AddLuma, Muse, Ivano Fachin, Antonio Stornello, Simone Aprile, Rossana Taormina, Salarchi Immagini, e perfino la community Instagramers di Ragusa che ha sviluppato un “Instameet” per condividere immagini dell’autenticità siciliana, cercata tra le vie di Scicli sotto l’hashtag #segnosiculo”.
In mostra c’è il progetto “Circolo”, in cui il prodotto siciliano autentico è il tempo e la socialità del gioco della “Briscola”, c’è la ricetta-favola letta da nipotino e nonna in cucina o le foglie siciliane per profumare casa e concimare altre piante in un’idea di riutilizzo e contaminazione, anche per viaggiatori e luoghi lontani. Ci sono le Cartoline Sonore, che viaggiano virali sul web, con i suoni della Vucciria o con il racconto del pescatore. In esposizione anche oggetti d’arte e design, dalle foglie di fico d’India in cemento nero alle lampade con paralumi a ricamo e intaglio, e ancora il segno del Gattopardo nelle foto di Giuseppe Leone, o perfino il concept dello store di un franchising in cui il prodotto è l’esperienza siciliana.
L’inaugurazione della mostra-laboratorio, progetto di Passatempo Sicilia curato da Emanuela Alfano, è iniziata con una conversazione su graphic design e cinema, con ospiti il grafico Carlo Scribano e il regista Ivano Fachin. Dopo il reading di poesie di Fernando Lena, tra i poeti selezionati per l’occasione da Salarchi Immagini, i due ospiti hanno condiviso progetti e timidezze del loro lavoro, come il debole per le carte e la ricerca per Carlo Scribano o come la confessione di Ivano Fahin, che ha imparato il valore dell’autenticità proprio dai suoi soggetti siciliani, autenticità che oggi diventa prezioso strumento di lavoro.
La mostra rimane aperta fino al prossimo 8 marzo, quando è in programma una performance letteraria, con poeti e scrittori a cura di Salarchi Immagini, un incontro con su architettura e arte contemporanea con Antonio Stornello e Sasha Vinci. Al termine un aperitivo di chiusura a cura di Reali Sicilie.

Foto di Barbara Conti. 


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