Modica - Ha suscitato molto interesse ed una folta partecipazione a Modica l’incontro promosso da “Cittadini Parte Civile” sul Ttip (Transatlantic trade and investment partnership: partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti) inizialmente definito Zona di libero scambio transatlantica (Transatlantic free trade area, TAFTA), un accordo commerciale di libero scambio in corso di negoziato tra l’Unione europea e gli Stati uniti. Esso punta all’eliminazione delle cosiddette barriere non tariffarie, ovvero tutte quelle forme di regolamentazione che tutelano beni fondamentali come la salute e l’ambiente.
Monica Di Sisto - giornalista, docente di Modelli di sviluppo economico nella Pontificia Università Gregoriana, vice presidente dell’Associazione Fairwatch che si occupa di clima e di commercio internazionale e membro del comitato nazionale della campagna “Stop Ttip” - ha illustrato le mille ragioni per cui il trattato provocherebbe danni enormi ai cittadini, ai consumatori, ai produttori locali, alla qualità e alla sicurezza alimentare, alla salute, all’ambiente. E questi danni sarebbero molto più devastanti sotto il profilo culturale ed economico nei territori a più forte identità e ricchi di storia, tradizioni, colture e produzioni di eccellenza.
Una realtà socio-economica come quella iblea è perciò particolarmente e fortemente minacciata perché riceverebbe pertanto un danno enorme, e ciò è risuonato come un vero allarme nel corso dell’intenso dibattito che la relazione di Monica Di Sisto ha suscitato. Erano presenti tanti cittadini, ma anche rappresentanti di organizzazioni agricole, di associazioni culturali e di impegno civile, operatori professionali nel campo della cultura, del turismo, della promozione commerciale del territorio.
Monica Di Sisto ha concluso rispondendo alle tante domande che le sono state poste e, recependo un pressante invito giunto dalla platea, assumendo l’impegno a tornare prossimamente in provincia di Ragusa per un incontro più approfondito ed un confronto più articolato con tutte le rappresentanze delle produzioni tipiche e di qualità, nonché con le istituzioni pubbliche e private, con le organizzazioni e i movimenti che vogliano sostenere la campagna in corso.
“Cittadini Parte Civile” ha promosso l’iniziativa per contribuire ad una corretta informazione su un tema cruciale scarsamente trattato dalla grande stampa e dalla tv e suscitare un confronto ed una presa di coscienza civile e culturale utile a sostenere le scelte migliori nell’interesse della comunità. Da questo punto di vista l’obiettivo è stato pienamente raggiunto ma esso rappresenta solo l’inizio di un percorso di cittadinanza attiva, consapevole, impegnata non solo a vigilare sugli atti di gestione dei beni pubblici e di disposizione dei beni comuni, ma anche a proporre iniziative, soluzioni, progetti nell’interesse della comunità.
di Redazione
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