Lettere in redazione Modica

450 corpi illuminanti a energia solare guasti

Michele Colombo interroga

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Modica - Egregio sig. sindaco,
in questi ultimi tempi lei ha più volte avuto modo di fare annunci e rilasciare dichiarazioni alla stampa in merito a progetti riguardanti il risparmio energetico e l'ammodernamento del sistema di illuminazione pubblica della città, prevedendo addirittura la sostituzione dei corpi illuminanti obsoleti.

Tuttavia prima di procedere a questa operazione - che certamente migliorerebbe di molto l'efficienza dei servizi, la vivibilità e la sicurezza per i nostri concittadini - sarebbe necessario intervenire al ripristino di quegli impianti moderni, già realizzati negli anni passati facendo scelte innovative come quelle del fotovoltaico, che sono costati parecchi soldi alla collettività e che tuttavia restano in disuso.

Come avrà sicuramente notato (non nutro alcun dubbio su questo, data la sua particolare attenzione sul tema delle manutenzioni) sul territorio modicano ci sono circa 450 copri illuminanti ad energia solare che non sono funzionanti. Sono numerose le zone in cui sono stati realizzati questi progetti di fotovoltaico pubblico - le contrade di Quartarella, Pirato, Pozzo Cassero, Frigintini, il costone dell'Itria - ma a distanza di anni questi lampioni oggi finiscono per rappresentare un simbolo non di efficienza, ma al contrario della più totale inefficienza. E, senza distinzione di colore, i cittadini la considerano espressione dell'inettitudine della classe politica e amministrativa.

Ogni sera, quando questi lampioni puntualmente non si accendono, il commento di ogni cittadino è semplicemente "Vergogna", acuendo la distanza fra cittadini e classe politica e amministrativa. Non solo tra i cittadini e lei, signor sindaco, e la sua amministrazione, ma per chiunque di noi si sia candidato a rappresentarne le esigenze e non riesce a farlo sin dal più elementare dei provvedimenti (forse solo "qualche" cittadino non dovrebbe avere il coraggio di indignarsi, visto che è riuscito a farsi piazzare i pali dell'illuminazione esattamente sotto casa propria, senza nessuna logica di continuità: ma questo è un altro discorso, sebbene resti un discorso che una classe dirigente nuova, moderna e responsabile dovrebbe a qualsiasi livello affrontare).

Alla luce di queste premesse e visto che i corpi illuminanti a energia solare sono in linea con le direttive europee sull'efficientamento energetico e, una volta messi definitivamente a regime, non saranno nemmeno più a carico della spesa pubblica,
LE CHIEDO
di valutare cosa è necessario fare e provvedere a farlo al più presto per rendere funzionante questa linea di pubblica illuminazione, valutando come un buon padre di famiglia costi e benefici.
Nel rispetto dei ruoli e delle priorità dell'amministrazione da Lei diretta, ritengo assolutamente fattibile questa operazione e necessaria per migliorare i servizi alla collettività.
Le chiedo in ogni caso, in occasione del prossimo Consiglio comunale, di comunicarci quali sono le sue intenzioni in merito alla problematica in oggetto.

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