Ragusa - “Ma non avrebbe dovuto esserci un regolamento che impediva il proliferare di tabelle segnaletiche a Ibla? Qual è la ratio con cui si consente di ammettere disordinatamente la presenza di indicazioni di ogni tipo, di varie forme e dimensioni? Siamo sicuri che ci facciamo una bella figura con i turisti?”. Sono gli interrogativi che il consigliere comunale indipendente, Elisa Marino, rivolgerà in aula alla Giunta municipale dopo avere verificato la presenza di una serie di anomalie che “purtroppo – spiega – non sono affatto un bel vedere. Le aree che dovrebbero rappresentare le porte d’accesso per i visitatori nel quartiere barocco, come accade nella zona della chiesa del Santissimo Trovato, sono caratterizzate dalla presenza di un caleidoscopio di insegne che abbrutiscono tutto il panorama. Ritengo che si possa fare di più e meglio, attraverso una specifica regolamentazione, per limitare il proliferare di tabelle e tabelloni sinceramente poco piacevoli alla vista. Visto che di recente sono stati installati in tutta la città dei tabelloni elettronici, perché non concentrare le informazioni contenute nelle tabelle fisse in quell’ambito e limitare al minimo indispensabile le indicazioni su supporto metallico? Potrebbe essere un sistema per sfruttare al meglio le nuove tecnologie. Nel sito che ho fotografato ci sono trenta tabelle su sei pali. Ognuno ha il diritto di farsi pubblicità ma un occhio al decoro ci vuole pure. Bisogna contemperare le esigenze di tutti, secondo me, e trovare soluzioni più appropriate ad un centro storico che continua ad essere meta ininterrotta di migliaia e migliaia di visitatori provenienti da ogni dove”.
di Redazione
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