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Palermo, 17 lug. (AdnKronos) "Chiedo perdono a Carmela, a Lucia e ai suoi familiari per il male che ho fatto. Prego Dio affinché possa rendere sopportabile la loro perdita". Lo ha detto, tra le lacrime, Samuele Caruso, l'assassino reo confesso di Carmela Petrucci, la studentessa palermitana uccisa il 19 ottobre 2012 nell'androne di casa, prima che i giudici si ritirassero in Camera di consiglio per emettere la sentenza d'appello. In primo grado Caruso era stato condannato all'ergastolo. E' la prima volta che Caruso, sempre presente in aula, prenda la parola al processo. "Non avevo parlato finora spiega tra i singhiozzi perché non ne avevo il coraggio. Avevo anche scritto una lettera di scuse alla famiglia ma non mi hanno mai risposto". Subito dopo i giudici della Corte d'assise d'appello, presieduti da Salvatore Di Vitale, sono entrati in camera di consiglio. La sentenza dovrebbe essere emessa nel pomeriggio nel bunker di Pagliarelli.
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