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(AdnKronos) Adagiandosi sui fondali, questi attrezzi causano un notevole impatto sulla biodiversità perché continuano a catturare pesci, danneggiando e ostacolando la vita di tutti gli organismi marini. Un esempio per capire la vastità del fenomeno è riscontrabile anche dall'attività di recupero degli attrezzi e reti perse in Adriatico nell'ambito del progetto Ipa dove, in meno di un anno di indagine, sono stati raccolti quasi due tonnellate di reti e attrezzi persi in mare.Lo scorso anno, l'indagine di Goletta Verde evidenziò la presenza, nei mari italiani, di 27 rifiuti galleggianti ogni chilometro quadrato. Di questi il 20% era rappresentato da reti e polistirolo galleggiante, frammenti o intere cassette che si usano per contenere il pescato, percentuale che fu superata solo dalle buste pari al 41% e dai frammenti di plastica al 22%.
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