Scicli - Si chiama “Il moro di Scicli” ma è un dolce un po’ chiaramontano. E’ diventato molto popolare e Giovanni Santiapichi, proprietario di un noto ristorante di Scicli, ci ha parlato della ricetta e della storia di questo prodotto a base di cacao amaro purissimo e crema all’arancia. Giovanni Santiapichi, 63 anni, ha scoperto questa passione da relativamente poco tempo. Nel suo ristorante usa prodotti esclusivamente siciliani e da un anno è anche responsabile di sala. Abbiamo chiesto a Giovanni Santiapichi la storia di questo dolce, arrivato in città da circa 6 mesi: “Tutto è nato quando ho conosciuto un signore proprietario di un’azienda artigianale di Chiaramonte. Producevano questo dolce a base di cacao fondente, una varietà molto pregiata, ripieno di un cuore di crema d’arancia. Ha la consistenza di un gelato-dessert”. Il dolce non aveva ancora un nome ma Giovanni Santiapichi ha ben pensato di ribattezzarlo “Il moro di Scicli”. Santiapichi, infatti, spiega: “L’azienda era indecisa sul nome da dargli ma io volevo che diventasse un dolce tipico di Scicli e ho pensato al “moro”, ovviamente, perché è scuro. La ricetta, dunque, è piuttosto semplice. Cacao e crema d’arancia. L’azienda lo produce. Noi, invece, abbiamo aggiunto dei tocchi personali, alcuni ancora in fase di sperimentazione. Il dolce, una volta tirato fuori dal freezer, viene adagiato su fettine d’arancia, ma non aggiungiamo niente per alterare i sapori. Abbiamo anche sperimentato una variante con le fettine di cedro”.
Dopo le teste di turco, le teste di moro
Cioccolato purissimo e crema all'arancia
di Irene Savasta
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