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Palermo, 16 set. (AdnKronos) "La questione sociale nel comparto della formazione professionale in Sicilia non può restare lettera morta o, peggio ancora, restare appannaggio di pochi attori che si ergono a paladini della verità. Il comparto necessità di una cura dimagrante e questo è fuor di dubbio. Per farlo, però occorre il contributo di tutti senza steccati o falsi proclami". A dirlo è il responsabile dell'Ugl Sicilia Giuseppe Messina. "Sono oltre duemila gli operatori del settore licenziati o sospesi e quindi senza lavoro e copertura contributiva, retributiva e giuridica" ricorda il sindacalista che chiede al governo regionale "di mettere a disposizione le risorse e battere i pugni a Roma perché il governo centrale non può far finta di niente, perché l’emergenza sociale è grave e centinaia di lavoratori monoreddito hanno diritto ad un trattamento diverso".
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