Attualità Scicli

Il Papa, il sindaco Marino, Crocetta e gli sciclitani senza bersaglio

L'idea che il mondo può far a meno di noi

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Scicli - Quanti fossero rimasti basiti dalla circostanza che un Pontefice sia dovuto intervenire per smentire il sindaco di Roma, circa il presunto invito negli States, o ritenessero che la vicenda dello sbiancamento anale di Rosario Crocetta rappresenti la cronicizzazione del decadimento della politica, dovrebbero aver trascorso l’ultimo anno e mezzo a Scicli, per capire come il momento storico sia segnato da un unico male, in tutto il Paese.

Cosa unisce l’ineffabile sorriso del sindaco Marino, che inanella multe e malafiure a livello internazionale, radicato come è nell’idea che Roma debba essere necessariamente governata da lui e solo da lui, il ridacchio di Rosario Crocetta, che –al di là del merito delle presunte intercettazioni- è e resta amico dello sbiancatore anale, che sbianca a spese della pubblica sanità, e le vicende sciclitane?

Il fil rouge si chiama narcisismo.

In Italia c’è stato un tempo in cui a governare erano i democristiani, e vi era un fiorire di intrecci, di manuali Cencelli, di pesi e contrappesi correntizi. Un’epoca di trame e ramificazioni di potere, amministrato con andreottiana cura e parsimonia.

Poi arrivarono i socialisti, gli yuppies craxofoni, il rampantismo, l’occupazione selvaggia del potere.

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Quindi Tangentopoli, il grigiume degli Amato e dei Ciampi e infine il trionfo Berlusconiano, alternato dal rigor mortis prodiano.

Oggi, ai tempi di Renzi, qual è la cifra caratterizzante la stagione politica?

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Il narcisismo, accompagnato da una buona dose di analfabetismo politico.

Cosa unisce il sindaco Marino, sbeffeggiato, umiliato, deriso per le puerili bugie sul Papa - dal Papa stesso!-, lo sbiancante di Crocetta e gli sciclitani irreducibili?

L’idea che il mondo ha bisogno di loro.

Che senza di loro la città, la nazione, la regione, il buco del culo del mondo –sbiancato o no- non possano esistere, non possano sopravvivere.

Cosa sarebbe Roma senza il sindaco Marino?

Sarebbe come un bersagliere senza bersaglio, avrebbe detto Nino Frassica ai tempi di Indietro tutta.

Cosa sarebbe la Sicilia senza Crocetta?

Sarebbe un’isola senza croci, aggiungeremmo noi.

E cosa sarebbe Scicli senza gli irreducibili che piagnucolano per lo scioglimento?

Sarebbe una città che non sarebbe stata sciolta per mafia.


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