Ispica - Sono trascorsi solamente otto mesi da quando l’Amministrazione Muraglie rivendicava e pubblicizzava il merito di aver attivato il servizio del bus urbano di Ispica.
Dal primo Marzo 2016 ai cittadini, agli anziani, ai turisti ed ai giovani non viene più garantita l’opportunità di spostarsi su tutto il territorio urbano ed extraurbano.
La verità emerge sempre. A luglio scorso il servizio è stato riattivato grazie alla generosità di alcuni privati che per primi hanno voluto dare un segno di solidarietà affinchè questo servizio di pubblica utilità potesse ripartire nell’interesse di tutti.
“Oltre al danno per gli utenti - ha dichiarato il Consigliere comunale Massimo Spadaro - la beffa per gli autisti dipendenti della cooperativa “Ispica viva” che per ben otto mesi hanno lavorato senza percepire alcun compenso. Per l’amministrazione comunale è normale lasciare abbandonati i bus urbani all’aperto, presso l’area del depuratore comunale? La nuova amministrazione riesce solo a fare facili promesse che poi, alla luce dei fatti, hanno breve durata”.
E’ triste che amministratori pubblici, che puntualmente percepiscono una congrua indennità, non si preoccupino di utenti e dipendenti che sono rimasti senza urbano e senza compensi.
Anche questa amministrazione comunale, sulla scia ereditata dalla vecchia, prima pubblicizza tutta un’altra storia ma nei fatti si dimostra insensibile e incapace di dare veri esempi di buon governo.

Davvero l’amministrazione comunale pensava che l’unica (ingannevole) soluzione per dare continuità al servizio, era quella di far accettare alla cooperativa, il 50% dei crediti proposti dai Commissari?
“Invitiamo l’amministrazione Muraglie - è il commento del Coordinatore cittadino Paolo Monaca - di evitare inutili e facili proclami propagandistici ma di impegnarsi, qualora ci riuscisse, ad amministrare i cittadini di Ispica in quanto persone e non solo come semplici numeri da arrotondare. Il Movimento civico CambiamoDavveroIspica rimane nella ferma posizione di garantire ai cittadini/contribuenti un vero servizio di tarsporto urbano e da subito disponibile per confrontarsi su un vero piano industriale che possa insieme tutelare la cooperativa gestore del servizio e restituire a cittadini ed utenti il servizio urbano in modo stabile e duraturo”.
di Redazione
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