Appuntamenti Pozzallo

Laura Boldrini in visita a Pozzallo

Al festival Sabir

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Pozzallo - Laura Boldrini, presidente della Camera, in visita a Pozzallo. La terza carica dello Stato incontrerà gli studenti nell’ambito del festival Euromediterraneo Sabir che si svolgerà durante il fine settimana.  Il Festival Sabir – promosso da Arci, Caritas, A Buon Diritto, Asgi, Carta di Roma e ACLI ed organizzato da ARCI in collaborazione con il comune di Pozzallo e con il patrocinio dell’ANCI – nasce come evento diffuso, mobile, veicolo di riflessioni sulle alternative mediterranee nei luoghi simbolo delle porte d’Europa. Dopo l’esperienza di Lampedusa, Sabir si sposta quindi a Pozzallo, luogo di approdo ma anche ponte culturale nel bacino mediterraneo. Partendo dall’esperienza della prima edizione del Festival Sabir, tenutasi dall’1 al 5 ottobre 2014 a Lampedusa, consolidata attraverso il lavoro strutturato con le reti internazionali e gli attori della regione mediterranea nel periodo intercorso tra i due eventi, la seconda edizione del Festival vedrà le ‘alternative mediterranee’ al centro di spettacoli, dibattiti, incontri internazionali e laboratori che animeranno la città di Pozzallo. La collocazione geografica in Sicilia vuole anche essere un forte richiamo alla responsabilità collettiva per le grandi stragi di frontiera avvenute al largo del Mediterraneo, in cui hanno perso la vita, solo nel 2015, più di 3500 uomini, donne e bambini. La responsabilità è in gran parte riconducibile alle scelte politiche dell’Italia e dell’Europa in materia d’immigrazione ed è paradigmatica di un’idea di relazioni internazionali e di democrazia che ha determinato fino ad oggi comportamenti dell’UE contrari a molti dei principi contenuti nella Carta di Nizza e nelle Costituzioni che furono scritte dopo il 1945. La responsabilità politica diventa ancora più evidente oggi, con le decisioni europee che trasformano, attraverso l’istituzione degli hotspot, i luoghi di approdo – Lampedusa, Pozzallo, Trapani, Augusta, Porto Empedocle – in luoghi di detenzione, dove le impronte digitali vengono prese ricorrendo alla forza e da dove si continuano a praticare respingimenti di massa.


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