Modica

Ripetizioni e lezioni private in nero. Caccia ai fuorilegge

Un mercato fiorente

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Modica - Una agenda fitta di appuntamenti, un faldone di compiti da correggere, una laurea in lettere e il sogno della cattedra fissa e la massima attenzione per non farsi scoprire. La promessa la facciamo noi a lei. Non riveliamo la sua identità in ragione del suo racconto. Ci spiega il mercato nero del dopo scuola. Un mercato sommerso, quello delle lezione private, molto attivo anche in provincia di Ragusa e sul quale solo adesso si comincia ad indagare con una scrupolosa attività investigativa.Un giro di vite.

“Con le lezioni private arrivo a guadagnare 3000 mila euro al mese- ci racconta Francesca-. C’è da crederle. Il business delle lezioni private nel mondo della scuola non conosce crisi. Un vero e proprio piano di studi parallelo per le famiglie e per gli studenti che fanno lezioni private. La spesa media è di 1600 euro, il costo orario della lezione per uno studente della scuola media è circa 15 euro, 27 euro per le scuole superiori. Per la sufficienza occorrono tra 50 e 70 ore di recupero. Una bella cifra per una famiglia che vuole far recuperare al proprio figlio le carenze in una materia.
La nostra fonte ammette candidamente che non emette nessuna fattura. “Adesso tengo anche lezioni in gruppo, e in questo caso il costo per le famiglie si abbassa. In questi giorni sono in overbooking e passa qualche studente ad altre colleghe”. La formula è sempre la stessa. Tutto in nero. Ci sono famiglie che sono costrette ad indebitarsi per cercare di aiutare i figli.

Come avviene il reclutamento?

"Spesso sono gli stessi insegnanti ad indicare i colleghi ai quali rivolgersi per recuperare l’insufficienza. Il mercato delle lezioni private con questo sistema scolastico sarà sempre molto fruttuoso. Un sistema generato da una carenza formativa della scuola".

Ma non le viene in mente di regolamentare il suo lavoro dichiarando al fisco il suo reddito derivante dal mercato privato delle ripetizioni?

"Molto spesso sono gli stessi genitori che preferiscono pagare in contanti e non richiedere nessuna ricevuta".


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