Vittoria - E' stato denunciato B.C.V., vittoriese, 44 anni, accusato dei reati di calunnia, simulazione di reato e procurato allarme. Ieri intorno alle 18.00 il numero di emergenza della Polizia di Stato squilla; l’operatore risponde ed un uomo chiede aiuto in quanto la moglie lo aveva accoltellato: “mi ha dato 4-5 fendenti, aiutatemi perdo sangue”.
L’uomo dice di sentire freddo, di avere sonno, quindi l’operatore lo tiene sveglio e da dei consigli per tamponare l’emorragia. L’uomo fa cadere il telefono a terra e per 6 minuti la conversazione rimane aperta e l’operatore ascolta l'uomo rantolare, tanto da sollecitare nuovamente le pattuglie ad affrettarsi per l’imminente pericolo di vita.
L’altro operatore della sala operativa invia sul posto gli uomini del Commissariato di Vittoria e la Squadra Mobile vista la denuncia di tentato omicidio. Appena entrati capiscono subito che qualcosa non quadrava.
La moglie, ignara della telefonata fatta dal marito al 113 e delle accuse, ha riferito che pochi minuti prima avevano avuto un litigio e l’uomo, non nuovo a fatti del genere, aveva infranto un vetro con un pugno e si era graffiato lievemente il braccio, tanto che la signora stava spazzando i vetri mandati in frantumi.
B.C.V. avendo udito che la moglie avesse chiesto aiuto al fratello (ovvero suo cognato), per paura di una reazione di quest'ultimo ha accusato la moglie e ha simulato il reato, per altro allarmando tutta la Polizia di Stato.
Dalle indagini è emerso che l’uomo non avesse alcuna coltellata alla schiena e non era neanche ferito se non con lievi graffi che si era procurato da solo.
Al termine degli accertamenti è stato denunciato.