Scicli - Negli ultimi anni il ragusano ha certamente assistito a un notevole incremento degli afflussi turistici. È indiscutibile la bellezza delle città e delle borgate marittime. Tuttavia, vi è un ulteriore elemento interessante: il mare.
I fondali sciclitani presentano infatti una biodiversità particolarmente ricca. Certo, bisogna sapere dove guardare. I luoghi ideali sono le coste rocciose, poco accessibili e più scomode delle accoglienti spiagge dorate. Eppure è li che, con un po' di osservazione fortuna, si possono sorprendentemente avvistare diverse specie marine: dai pesci quali saraghi, salpe, donzelle pavoniche, aguglie, scorfani e bavose, ai molluschi e ai crostacei, quali paguri, oloturie, polpi, granchi ( popolarissimi i corridori atlantici) e perfino spugne, asteroidei ed echinodermi, senza contare le anemoni e la vegetazione, caratterizzata dalla presenza di padina pavonica e della tipica Poseidonia, segno della castità delle acque.
Queste sono solo alcune delle meraviglie che il territorio marino ibleo accoglie. Una ricchezza preziosa, da molti ignorata, che fa di questo un posto da proteggere, amare e salvaguardare.
Il barocco in fondo al mare ibleo
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
di Francesco Lutri
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