Ragusa - Gli analisti lo avevano annunciato e in effetti le cattive previsioni si sono avverate in pieno. Sarà una pessima annata per l’olio siciliano, italiano e anche spagnolo. Colpa del clima particolarmente secco di questi ultimi anni durante il periodo della fioritura. Nel ragusano, dove l’olio è una risorsa, si stima un abbassamento della produzione in linea con il resto della Sicilia, -42%, secondo i dati della Coldiretti. Nel 2015 il raccolto è stato di oltre 52 mila 400 tonnellate.
Nel 2016, la produzione è scesa a 30 mila 400 tonnellate. Quest’anno, sarà ancora di meno. In alcune zone della Sicilia, come Caltanissetta, Agrigento e Palermo, si potrebbero toccare anche i -80%. Clima arido, instabile, continue bombe d’acqua, parassiti come la mosca dell’olio (Bactrocera aleae). Tutti fattori che hanno contribuito a rendere questa una delle annate più buie per la raccolta delle olive.
Ciò, naturalmente, prevede che i prezzi dell’oro verde schizzino in alto. Molto in alto. Ma il problema non è circoscritto solo all’Italia. Anche in Spagna, secondo i primi dati disponibili, anche in Spagna la produzione prevede -60%.