La vicenda di due insegnanti ragusani
di Irene Savasta


Ragusa – Erano finiti nel Lazio ma il tribunale li ha riportati a Ragusa. Motivo? Non ha funzionato l’algoritmo de “Buona scuola” di Renzi. E’ successo a due insegnanti ragusani, uno originario di Vittoria e l’altro di Acate: il tribunale ibleo ha accolto in appello il reclamo presentato dai due docenti. Per anni, i due avevano lavorato a Ragusa, come precari.
Entrambi, inoltre, sono sposati con figli minori a carico. Il tribunale di Ragusa, ha bollato come illegittimo ciò che invece aveva fatto la pubblica amministrazione, evidenziando di conseguenza l’errore palese nell’attribuzione del Lazio come sede lavorativa.
In parole povere, è stato uno sbaglio causato da un algoritmo che ha stabilito così, a caso, il trasferimento dei due ragusani, senza una precisa causa. Gli insegnanti sono stati costretti a trasferire la residenza, a cambiare abitudini e a stare lontano dalle proprie famiglie.
Un “pasticciaccio brutto”, tanto per citare Gadda, combinato dal ministero che ha lasciato a Ragusa insegnanti con un punteggio più basso e trasferito altri a chilometri di distanza.
© Riproduzione riservata