Roma - "Il mio commissario? Non è un personaggio, ma una persona. Si alza dalle pagine dei libri che scrivo e mi volta faccia". Andrea Camilleri, 92 anni, è disperato. Salvo Montalbano non risponde più agli ordini, lo contesta. Il personaggio letterario che ha creato vive di luce propria, ha una vita, autonoma e indipendente da quella del suo papà, ed è un problema.
"Quando i libri che avevo scritto erano ancora quattro, cinque, il commissario obbediva, rispondeva alle mie domande. Oggi è fuori controllo, fa di testa sua, appartiene al pubblico che lo ha amato e adottato, e io ho grandi difficoltà a tenergli testa. Da undici anni ho scritto la fine della vicenda del commissario, è in cassaforte e sarà pubblicata dopo la mia morte. Sarà una fine metaletteraria, in cui lui parlerà con me, accusandomi, criticandomi, chiedendo di morire. La macchina da scrivere mi aiuterà a risolvere il problema".
Intanto, lo sto tranquillizzando. Ci restano altri due, tre romanzi, prima della mia morte, e poi, finalmente, si riposerà".
Nella foto, Luca Zingaretti interpreta il Montabano letterario, e si copre per dal freddo durante le riprese notturne della fiction.