Giudiziaria
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21/06/2017 18:58

Nuovo ospedale, i sigilli. Rimossi oggi alle 13. Quattro indagati

In forse l'inaugurazione del 26 giugno

di Gabriele Giannone

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La stanza sequestrata
La stanza sequestrata

Ragusa – Iniziamo dalla foto. Se qualcuno avesse dubbi circa la veridicità di quanto riportato da Ragusanews, e poi copiato -come al solito- e confutato -come al solito- da altri organi di informazione, ecco il benservito. Pubblichiamo la foto di una delle due stanze sottoposta a sigilli dalla Guardia di Finanza, e dove, fino alle 13 di oggi, sono stati custoditi scottanti documenti amministrativi riguardanti alcuni appalti relativi al trasferimento del Civile al nuovo ospedale Giovanni Paolo II

 

I documenti sequestrati nei giorni scorsi, ritenuti di grandissimo interesse dalla Procura, oggi alle 13 sono stati trasferiti in locali a disposizione della stessa Procura, per essere letti attentamente e scandagliati. Personale di polizia giudiziaria ha trasferito, grazie ad alcuni zainetti, le carte sequestrate dalle due stanze del nuovo ospedale a locali a disposizione degli investigatori. 

 

Un avviso di garanzia. Quattro indagati

 

C’è già il primo avviso di garanzia, cui ne seguiranno altri nelle prossime ore. L’ipotesi di reato, come rivelato da Ragusanews, e copiato da alcuni organi di informazione -come sempre-, e confutato da altri organi di informazione -come sempre-, è di corruzione.

L’indagine della Procura di Ragusa è stata avviata sugli impianti del nuovo ospedale di Ragusa la cui apertura è in programma lunedì prossimo. La conferma arriva dal procuratore facente funzioni, Marco Rota, che conferma la nomina di “un paio di consulenti per verificare l’esito positivo dei collaudi, in considerazione che bisogna fare presto stante la prossima apertura dell’Ospedale”. Il procuratore conferma anche l’iscrizione nel registro degli indagati di dirigenti e tecnici preposti al collaudo dei nuovi impianti come fatto dovuto per procedere all’acquisizione degli atti che la Guardia di Finanza ha operato lunedì scorso. Sarebbero quattro gli indagati. I faldoni dei documenti acquisiti sono stati raccolti in due stanze del nuovo Ospedale che sono state sigillate per “cautelare” gli atti e metterli a disposizione dei due consulenti nominati dalla procura. La direzione generale dell’Asp Ragusa conferma che il trasferimento dei reparti al nuovo Ospedale procede secondo il cronoprogramma stilato.

 

L’on. Pippo Digiacomo, presidente commissione Sanità: Rinviare inaugurazione

 

“L’inaugurazione dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusadeve avvenire senza ombre né dubbi di alcun genere: anche di fronte agli accertamenti giudiziari in corso, per una questione di ‘garbo istituzionale’ credo sia opportuno rinviare di qualche giorno l’apertura della struttura per dare il tempo a tutti i soggetti interessati di effettuare gli approfondimenti necessari”. Lo dice Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità dell’Ars. “Non bisogna certo inseguire passerelle a tutti i costi – aggiunge – l’unico obiettivo deve essere quello di avere una struttura pienamente efficiente, che operi in totale serenità nel solo interesse dei pazienti”.

 

Prefetto di Ragusa molto preoccupato, dopo notizie diramate da Ragusanews

Il prefetto di Ragusa Maria Carmela Librizzi ha mandato una nota ai vertici dell’Asp con la quale si richiede contezza e dettagli – a stretto giro – in merito alle procedure ed alla tempistica dei trasferimenti dei reparti dagli ospedali Maria Paterno’ Arezzo e Civile al nuovo ospedale “Giovanni Paolo II” al fine di garantire la massima assistenza alla popolazione. Questo avviene alla luce della preoccupazione riguardante l’inchiesta della magistratura iblea sui collaudi. L’Asp ha spiegato: “La direzione generale in merito alle indagini affidate dalla Procura alla Guardia di finanza rinnova la massima disponibilita’ nel collaborare con la Magistratura. Precisa che non c’e’ stata nessuna apposizione dei sigilli nel nuovo presidio, ma soltanto la concessione in uso dedicato di una stanza dove la stessa Guardia di finanza ha depositato il materiale che ha ricevuto dall’Asp per le indagini. Per quanto riguarda, invece, il trasferimento lo stesso ha subito, di contro dei rallentamenti anche se le operazioni sono in pieno svolgimento. La direzione ha posto in essere una intensa attivita’ di programmazione volta all’attivazione del Nuovo Ospedale di Ragusa ‘Giovanni Paolo II‘ con un’ampia condivisione di tutti gli attori afferenti ai diversi profili professionali amministrativi, tecnici e sanitari”. La direzione specifica anche che “le attivita’ sono state avviate con linee guida e protocolli procedurali volti alla salvaguardia delle attivita’ assistenziali – afferma il manager Maurizio Arico’ – demandando la gestione delle eventuali urgenze alle pari specialita’ presenti nelle altre strutture aziendali, segnatamente presidi ospedalieri di Modica e Vittoria; in merito alle specialita’ non presenti in altre strutture aziendali, sono state allertate l’Asp di Siracusa e diverse Aziende Ospedaliere insistenti nel territorio di Catania”. Il trasferimento procede con un lieve slittamento: “Le attivita’ di trasferimento sono cominciate martedi’ 20 giugno con il trasferimento di arredi ed attrezzature, quale adempimento prodromico all’accoglienza dei pazienti. Inoltre, al fine di facilitare e rendere snello il processo, i direttori delle varie Unita’ Operative interessate hanno, con apposita programmazione, provveduto a completare il percorso assistenziale dei pazienti presenti in reparto, che hanno cosi’ potuto essere dimessi”. Il manager dell’Asp “rassicura la collettivita’ sul funzionamento complessivo del sistema di assistenza ospedaliera nell’intero territorio del Libero Consorzio Comunale di Ragusa: in particolare, tutti i pazienti che hanno sviluppato problemi gravi o urgenti, sono stati regolarmente assistiti nelle strutture aziendali”.