Attualità
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05/07/2017 20:26

Festival Strada scrittori: Bray, solo cultura unisce Paese

di Redazione

PALERMO, 5 LUG Da Torino a Racalmuto, dal “Salone
del libro” al Master di scrittura, la cultura è “l’unico modo
per unire il Paese”. E’ questa l’idea di Massimo Bray, direttore
generale dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana fondato da
Giovanni Treccani, coordinatore del master con cui si conclude
venerdì il Festival della Strada degli Scrittori, ospitato nei
locali della Fondazione Leonardo Sciascia di Racalmuto.
   
L’ex ministro interviene sul “Valore dei Libri”, dopo una
settimana durante la quale si sono susseguiti relatori del
calibro di Roberto Andò, Gianni Puglisi, Sandro Cappelletto,
Marco Damilano, Vincenzo Trione, Gaetano Savatteri. Ad
ascoltarli, 43 iscritti, in gran parte giovani e giovanissimi
provenienti da diverse città e con varie esperienze formative e
professionali. Altissima la qualità del corso coordinato da
Bray, presidente della Fondazione per il Libro di Torino, adesso
al centro del dibattito politico interno al Pd. Un partito
invitato, in alcune interviste rilasciate al Corriere della Sera
e a Repubblica, a sintonizzarsi con le attese dei giovani,
superando le continue divisioni di una Sinistra che dovrebbe
“parlare a chi non le crede più”.
   
“La cultura sostiene Bray può unire, può ricreare le
condizioni del vivere civile e del rilancio del Paese. In Italia
andrebbe valorizzato il senso di comunità che ci portiamo dietro
da secoli e che c’è in tutti i borghi e in tutte le città. A
volte mi preoccupa come mettere queste esperienze in rete, come
fare in modo che diventino un’occasione per confrontarsi,
valorizzare i punti di forza e le difficoltà. Probabilmente tale
sforzo dovrebbe essere colto anche dalle Autorità che di
mestiere dovrebbero fare questo”. (ANSA).