Attualità
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24/10/2017 21:27

Oscar Farinetti a Ragusa: Eataly nato per raccontare una mela

Ha presentato il suo ultimo libro, "Ricordiamoci il futuro"

di Redazione

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Ragusa – Ai francesi che ci rispettano, per citare Paolo Conte, Oscar Farinetti riconosce un pregio: la sanno raccontare meglio di noi. 

Incontro intimo e partecipato, martedì sera, al teatrino Donnafugata di Ragusa Ibla, fra Oscar Farinetti e un pubblico di ristoratori, produttori locali, e semplici curiosi, invitati da Pinuccio La Rosa, della Locanda Don Serafino, alla presentazione dell’ultimo libro del patron di Eataly, il settimo. “Ricordiamoci il futuro”.

Sette racconti attraverso cui l’uomo che ha dato valore al made in Italy nel mondo, ripercorre la storia delle intuizioni, delle sconfitte e delle cadute attraverso cui l’Italia è diventata un riferimento mondiale nel food, come nella cultura. 

Il primo semestre del 2017 dice che i vini italiani in America, battono, sonoramente, l’import di vini francesi. La biodiversità dei prodotti italiani non è paragonabile a quella di nessun paese al mondo, ecco perchè la condizione di partenza per noi è vantaggiosamente competitiva. 

Dove manchiamo? Nello storytelling, nella narrazione. 

“Perchè il 65 % delle persone in Italia sa cosa è l’Abs, e solo il 35% sa la differenza tra grano duro e grano tenero? Semplice. le case automobilistiche hanno investito risorse pubblicitarie per spiegare cosa è l’Abs, non altrettanto hanno fatto i pastai nel raccontare il grano”. 

Il segreto del successo del brand Italia nei prossimi dieci, anni, che farinetti pronostica di grande appeal mondiale per il nostro paese, sta nella capacità di raccontare le storie dei prodotti tipici enogastronomici del Bel Paese, puntando su una parola chiave, intrisa anche di significati politici. La parola è fiducia. 

“Cosa è Eataly? E’ un progetto nato per raccontare una mela in un paese, l’Italia, che ha 1000 varietà di mele, a fronte di una biodiversità europea di 1200 mele. L’Italia ha quindi la quasi totalità della biodiversità delle mele europee. Ma solo se lo raccontiamo, saremo forti”.