I dati del 2016 sul turismo straniero in Italia parlano di una grande crescita. Purtroppo, però, i dati incoraggianti arrivano solo dal Nord Italia. Sono questi i dati elaborati dall'Istat. E' la Germania il paese straniero da dove arrivano, prevalentemente, i turisti stranieri. 14,0% delle presenze totali (in leggera crescita rispetto al 13,6% del 2015); seguono, con quote di poco superiori al 3%, la Francia e il Regno Unito.
Forte incremento dei turisti provenienti anche da Danimarca e Spagna (entrambe +9,4% rispetto al 2015) e in misura più lieve da Polonia (+6,9%), Paesi Bassi (+6,3%), Germania e Romania (entrambe +6,1%). Diminuiscono, invece, i clienti provenienti da Giappone (-17,1%), Cina (-16,8%), Brasile (-14%) e Russia (-8,8%). In totale, gli stranieri arrivati in Italia nel 2016 sono stati 403 milioni, ben 10 milioni in più rispetto al 2015.
Il 40,3% delle presenze registrate in Italia si concentra in 50 comuni italiani e le prime 4 città per presenze sono Roma (25,1 milioni), Milano (10,9), Venezia (10,5) e Firenze (9,3). Nei primi 50 comuni solo 7 sono del Sud, ovvero Napoli, Sorrento, Vieste, Forio, Ischia e Palermo. Più in particolare, nelle 8 regioni del Mezzogiorno arriva solo il 14,3% degli stranieri. Fanalino di coda la Puglia, con solo l’1,5%, meglio Campania (4,7%), Sicilia (3,5%), Sardegna (3,2%).
La maggior parte degli stranieri si fermano al Nord: in Veneto il 22%, in Trentino Alto Adige il 14,3%, in Toscana il 12%, in Lombardia l’11,2% e in Emilia-Romagna il 5,1%, per un complessivo 64,6%: in pratica 2 stranieri su 3 si fermano in queste 5 regioni e 3 su 4 arrivano fino a Roma (nel Lazio il 9,8% degli stranieri).
C'è ancora molto da fare, dunque. Il rilancio del turismo dovrebbe partire proprio dall'analisi di questi dati numerici, così freddi e spietati ma così veri. Bisogna chiedersi, a questo punto, perchè gli stranieri preferiscono le Regioni del Nord? Cosa manca qui? Infrastrutture? Destagionalizzazione? Servizi?