Ragusa - Un altro Natale amaro per il nuovo ospedale “Giovanni Paolo II”. Non sembra esserci pace per quello che doveva essere il fiore all’occhiello dell’offerta sanitaria ragusana, da inaugurare sei mesi fa, e invece al centro dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Ragusa che indaga su carenze agli impianti di climatizzazione e antincendio.
Ieri l’altro, il dossier investigativo si è arricchito di un nuovo capitolo. I finanzieri del Comando provinciale e i Vigili del Fuoco hanno fatto un nuovo accesso al nuovo ospedale, in particolare nel Laboratorio Analisi, attivo da poco più di 45 giorni. Una ispezione per verificare le esatte condizioni ambientali e gli standard di sicurezza. Il risultato dell’ispezione è stato la chiusura del Laboratorio con il divieto di accesso.
L’ulteriore stallo tecnico pone un interrogativo ovvio, e vale a dire come sia stato possibile avviare il trasferimento del Laboratorio analisi nel nuovo nosocomio di contrada Cisternazzi, salvo poi scoprire dopo poche settimane qualche difformità.
Si intuisce, secondo fonti vicine alla Procura, che la chiusura del laboratorio sia stata disposta a tutela della salute pubblica. Si chiarirà a breve quali siano le prescrizioni tecniche da superare, mentre dall’Asp 7 si lavora per accellerare l´iter di trasferimento di tutti i reparti nella nuova struttura ospedaliera.