Verona - Chiusa la 52ma edizione del Vinitaly, la rassegna 'grandi firme' del vino italiano. Una domanda sorge spontanea: ma il Consorzio del Cerasuolo di Vittoria dov'era? Grande assente. Non emerge l'immagine unita del territorio. Ogni azienda è andata da sola. E chi non ha potuto, anche per una questione di budget finanziario, è rimasto a casa.
Ma così si promuove il 'brand' Cerasuolo di Vittoria che non dimentichiamolo è l'unica Docg dal Meridione in giù. Possibile che non si riesca a fare 'rete' e sinergia tra le varie aziende vinicole? Tutt'altro spettacolo vedere il Consorzio del Brunello di Montalcino e Franciacorta in unico stand a far veicolare un messaggio di qualità della loro produzione.
Girando per i padiglioni del Vinitaly trovi nel padiglione Sicilia, piuttosto ridotto quest'anno e in condominio con l'Umbria, solo le grandi aziende, mentre, le piccole aziende che sono la forza dirompente per promuovere il Cerasuolo erano divisi e sparpagliati nell'anonimo stand dei vignaioli indipendenti. Crediamo che il Consorzio del Cerasuolo abbia perso un'occasione per dare prova della sua presenza e dell'alto valore del suo vino.