Chiaramonte Gulfi – Non tutte le vie sarebbero state segnalate nell’ordinanza n. 82 in cui si vieta di bere l’acqua o di incorporarla negli alimenti. In particolare, ne mancherebbe una, via Iannizzotto, servita dalla stessa condotta idrica. La segnalazione è stata inviata al Comune dal consigliere Giovanni Garretto e da tutto il gruppo di opposizione. Stiamo parlando di un fatto ormai noto: da alcune settimane, infatti, in un quartiere di Chiaramonte è vietato bere o incorporare negli alimenti l’acqua erogata dal comune che, invece, può essere utilizzata solo per fini igienici. In particolare, nell’ordinanza n. 82 dell’11 aprile 2018, si fa riferimento alla via Fonderia, via S.G. Bosco, via San Rocco, via Castronuovo e via Nicosia.
L’ordinanza è stata oggetto di polemiche e su di essa è stata anche fatta un’interpellanza da parte dei consiglieri di opposizione. Il motivo, è noto: nonostante fosse stata firmata dal sindaco giorno 11 aprile, i cittadini hanno saputo di questo divieto con un giorno di ritardo, precisamente il 12 aprile. Oggi, il consigliere Giovanni Garretto ha segnalato, su suggerimento di alcuni cittadini residenti, che anche via Iannizzotto è servita dalla stessa condotta idrica ma “la stessa è stata esclusa dalla suddetta ordinanza”.
Poi, continua: “Per tali ragioni chiede quindi di voler considerare, nelle more dei risultati delle analisi di laboratorio degli ultimi campioni prelevati, la possibilità di emanare una nuova ordinanza ad integrazione della suddetta ordinanza n.82 per vietare l'utilizzo dell'acqua anche nella via Iannizzotto al fine di scongiurare eventuali danni alla salute pubblica”.