Stati Uniti - Lui si chiama Jonathan Cilia Faro, ha 36 anni, è originario di Ragusa ma vive negli Stati Uniti dove di professione fa il tenore popolare. Si, perché in America essere un artista, un cantante lirico, uno che, insomma, lavora con la musica, è considerato un vero lavoro. Jonathan Cilia Faro ha lasciato l’Italia 14 anni fa. In un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, ha svelato che il mondo del lavoro in Italia, gli ha insegnato che per fare l’artista devi abituarti a vedere ragazzini di 18 anni che escono dai talent e che fanno tournée solo perché usciti dai talent. I professionisti, invece, non hanno paghe adeguate.
Inoltre, alcuni programmi televisivi hanno fatto più male che bene all’arte italiana e che è quasi impossibile vivere solo di musica per chi non è necessariamente famoso. Johathan Cilia, infatti, racconta che lui doveva fare due lavori per pagare le spese di vive di trasporto e tasse sulle sue esibizioni. Per qualche motivo sconosciuto, poi, in Italia anche se si lavora più di otto ore al giorno, non si riescono a mettere insieme due mila euro fra benzina, cibo, assicurazione, gestione casa e tasse. Si lavora, insomma, per sopravvive. Per non parlare, poi, dei cattivi pagatori. Nel 2004 inizia la sua avventura negli States: è partito un po’ come tutti, con pochi soldi in tasca, molte frustrazioni e tanti sogni. Oggi, a 36 anni, fa il tenore negli Stati Uniti.
Certo, l’Italia manca: è strano questo Paese. Quando ci sei, vorresti scappare, ma quando non ci sei, lo rivorresti disperatamente. Eppure, poi si pensa che il lavoro, soprattutto per gli artisti, è davvero quasi impossibile da svolgere qui da noi. Troppi talent, troppe pressioni, troppo statico il mercato musicale. In America, c’è da dire, il genere lirico va ancora moltissimo, in quanto associato al Belpaese e al belcanto. Un genere che si sta rinnovando anch’esso, che subisce influenze contemporanee e moderne.
Foto: Il fatto quotidiano