La guerra dei dazi fra Europa e USA è appena cominciata e già la casa motociclistica Harley Davidson ha deciso di spostare fuori dagli USA una parte della produzione per evitare ripercussioni economiche in Europa. Tutto ciò, naturalmente, per evitare le tariffe sulle importazioni decise dall'Ue in risposta ai dazi imposti da Trump sull'acciaio europeo. La settimana scorsa Bruxelles ha stabilito tariffe del 31 per cento che aumenterebbero il costo di ogni motocicletta spedita dagli Stati Uniti nel vecchio continente di circa 2.200 dollari.
La forza della società si è basata in tutti questi anni anche sul suo "made in Usa" ma i piani aziendali negli ultimi anni hanno portato all'apertura di fabbriche anche in Paesi come il Brasile e la Thailandia proprio per contenere i prezzi. Una decisione che non è piaciuta al Presidente Trump che su Twitter ha scritto che l'azienda è stata la prima a "sventolare bandiera bianca". "Ho lottato duramente per loro e alla fine non pagheranno le tariffe vendendo nell'Ue che ci ha colpiti duramente sul commercio", ha attaccato il presidente. Lo scorso marzo Trump ha annunciato piani per imporre dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio. La misura è entrata in vigore a partire dal primo giugno con una tassa del 25 per cento sull'acciaio, per colpire anzitutto la Cina, e una del 10 per cento sull'alluminio importato dai Paesi dell'Ue, Messico e Canada.
Lla Harley-Davidson ha deciso che piuttosto che aumentare i prezzi preferisce spostare la produzione delle motociclette vendute nell'Ue al di fuori degli Stati Uniti per i prossimi 18 mesi. "Espandere la produzione all'estero per alleviare l'onere tariffario dell'Ue non è la nostra preferenza, ma è l'unica opzione sostenibile che dobbiamo rendere le motociclette disponibili e accessibili ai clienti europei", ha detto il portavoce di Harley-Davidson, Michael Pflughoeft. Le azioni della Harley sono scese di oltre il 3 per cento, oggi 25 giugno. E fu così che il protezionismo antiquato di Trump ebbe la sua prima risposta. Perchè la storia, signori, non può tornare indietro.