Scicli - Scrivo questa email nella speranza che la pubblicazione di queste poche righe serva a sollecitare l’intervento di “addetti ai lavori” per poter migliorare i servizi ai cittadini e soprattutto ai turisti che in questo periodo sono in molti a frequentare la nostra amata città.
Premetto che nella vita di tutti i giorni, fortunatamente, non faccio ricorso all’uso di servizi pubblici. Detto ciò per mia disgrazia, stamattina 02.07.2018, ho dovuto fruire del treno per recarmi da Siracusa a Scicli. La partenza del regionale è avvenuta in perfetto orario alle ore 11.05 dalla stazione di Siracusa e, con mio enorme stupore, la “littorina” era piena soprattutto di turisti provenienti da ogni parte di Italia e da altri Stati che intendevano recarsi nelle nostre città barocche come Noto, Scicli e Modica per trascorrere qualche ora e ammirare le nostre bellezze. Miraggio in quanto le peripezie sono iniziate subito. Dopo aver percorso nemmeno un chilometro, ancora si scorgeva dal finestrino il centro commerciale “i papiri”, il primo brusco arresto del mezzo. Si riparte dopo circa dieci minuti.
Ancor prima di arrivare a Cassibile altra brusca frenata in aperta campagna. Per non farvela lunga il viaggio è continuato così fino a Scicli, località ove sono sc eso con alle ore 14.16 a fronte dell’orario di arrivo previsto delle 12.27. Unica notizia fornita dal personale di bordo è che il treno aveva un guasto al sistema di sicurezza per cui sarebbe arrivato a Modica (per non si sa quale ora in base alle soste e ripartenze improvvise dettate dal sistema di navigazione impazzito) e, dopodiché, il servizio fino a Gela (luogo di destinazione finale del regionale) sarebbe stato garantito a mezzo servizio bus sostitutivo. Il servizio di informazione dei viaggiatori ha comunicato il crescente ritardo fino alle 12.28 a mezzo email e, successivamente, solo con annunci vocali nel corso del tragitto.
Utile anche evidenziare che il passaggio a livello sulla strada statale 115, nel tratto Cassibile-Avola, sarà rimasto chiuso per parecchio tempo poiché nel corso di una delle tante brusche fermate di circa 10 minuti cadauno avvenuta in prossimità del prefato attraversamento ho notato una chilometrica fila di auto che spazientite hanno iniziato a fare inversione per trovare vie alternative (a19). L’intero viaggio senza alcuna assistenza. Non è stata fornita acqua e l’aria condizionata su metà carrozza non era funzionante e sull’altra metà portava un refrigerio minimo anche dovuto alle alte temperature della giornata di oggi.
Quali riflessioni trarre a termine di questo viaggio avventura o della speranza!! Chissà se i miei figli conosceranno una Sicilia in cui potersi muovere e usare i mezzi pubblici in modo tale da ridurre l’inquinamento, il traffico e la congestione delle città etc. etc.