Modica - La Chiave
Niente Sandrelli e niente Tinto Brass: la chiave di cui si intende parlare in questo caso non fa parte della storia del cinema erotico italiano ma della surreale vicenda dei cassonetti di Marina di Modica.
Residente dallo scorso marzo, dopo aver pagato regolarmente il mio F24 e ottemperato a tutte le procedure del caso, mi sono recata presso la struttura degli uffici del servizio ecologia di fronte alla Fortezza per ritirare la chiave, ovvero l’oggetto che mi autorizza a conferire i rifiuti nei cassonetti.
A parte la difficoltà di provare la mia esistenza di ‘residente’ in un ufficio privo di qualsiasi terminale elettronico o collegamento con il 2018 (una signorina con un foglietto e una biro per firmare il ritiro…), ottenere ‘la chiave’, ovvero essere messa nella condizione di essere una buona cittadina – ecologicamente parlando – non è stato facilissimo. Ma ancora più complicato continua a essere il motivo per il quale, al posto di incentivare a mani larghe l’uso dei cassonetti versus l’abbandono dei rifiuti, sembra che si cerchi di ostacolare con perniciosa ostinazione chiunque voglia fare bene.
Dopo tutta la fatica per ottenere la chiave, da circa un mese sto segnalando via mail (quindi in modo documentabile) l’assenza di cassonetti in luoghi topici e di massima frequentazione come per esempio tutta la zona dal Modica Beach Resort in poi, fino alla scogliera.
Molti residenti estivi della zona hanno a loro volta segnalato il disservizio e pietito il solito favore dall’amico più alto in grado… Però rimane il fatto che a stagione turistica già ampiamente iniziata, i cassonetti ancora latitano. Almeno quanto la risposta degli uffici preposti: gentili nelle persone ma inefficaci nella funzione.
Tra comune, ufficio ecologia e Igm, alla fine il problema rimane del cittadino che, se diventa incivile, forse lo fa in alcuni casi anche per protesta.
Non ci si venga quindi a parlare di differenziata: in questo caso mancano i fondamentali... È come proporre la lettura della Divina Commedia a bambini che devono ancora imparare l’Abc
di Liana Ayres
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