Linguaglossa - L'Etna è in eruzione. Nel cratere di sud-est si era registrata una continua attività stromboliana, mentre una colata lavica si è riversata nella Valle del Leone. I getti di lava raggiungono un'altezza di 150 metri.
“L’Etna ha dato inizio a un nuovo episodio di attività stromboliana ed emissione di colate di lava nella notte fra il 23 e il 24 agosto 2018” scrive l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’eruzione è in corso nella Bocca Nuova, nel Cratere di nord-est e nella Bocca della Sella, che si trova a metà fra il vecchio e il nuovo Cratere di sud-est (il primo si è formato nel 1971, il secondo solo da una decina di anni, ma entrambi sono fra i più attivi del vulcano).
L’intensità delle esplosioni è in costante diminuzione, e dal cono creatosi intorno alla frattura entrata in eruzione, fra le strutture del vecchio e del nuovo cratere di sud-est, l’alimentazione del flusso di lava è in forte calo. La variabile che però tutti continuano a tenere d’occhio è il tremore vulcanico, il parametro utilizzato per misurare l’energia che muove l’apparato vulcanico dell’Etna: dopo l’aumento dovuto all'apice di questa eruzione di mezza estate, i valori si sono ridimensionati ma sempre tenendo alta l’asticella. L’impressione è che il sistema non sia ancora tornato in equilibrio e che potrebbe ancora esserci magma pronto a spingere per sgorgare in superficie. Le sorprese potrebbe non essersi del tutto esaurite.
L’ultimo bollettino sul rischio vulcanologico ha segnato il passaggio alla fase operativa “attenzione” connessa al livello d’allerta gialla. A seguire sono scattate le ordinanze di interdizione degli accessi dei sindaci, ma non si è attivato il coordinamento unico sul rischio vulcanico dei Comuni con territori in area sommitale creato la scorsa primavera. Solo le amministrazioni di Nicolosi e Linguaglossa hanno abbassato le quote massime del libero accesso alla montagna.
Il sindaco di Nicolosi Angelo Pulvirenti ha tracciato una linea a 2.600 metri di quota, l’arrivo della funivia. Da lì e fino a quota 2.750 è possibile compiere escursioni solo in presenza delle guide vulcanologiche. L'accesso al Vulcano, sul versante sud, è poi totalmente vietato da 2.750 metri fino a 3000 metri e oltre. Analoga misura, sul versante nord, è stata introdotta dal sindaco di Linguaglossa Salvatore Puglisi: escursioni libere fino all’Osservatorio vulcanologico di quota 2.850 metri; da lì in poi obbligo di accompagnamento.
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